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D’Amico su tappa giro d’Italia San Salvo – Pescara

Chieti. “Venerdì 4 maggio prossimo una tappa del giro ciclistico d’Italia partirà da San Salvo ed arriverà a Pescara. Il percorso, per la provincia di Chieti, vedrà interessati i comuni di: Cupello, Monteodorisio, Pollutri, Casalbordino, Torino di Sangro, Paglieta, Lanciano, Sant’Eusanio del Sangro, Guardiagrele, Roccamontepiano, Vacri, Villamagna, Chieti capoluogo, Francavilla al Mare”.

Lo annota il capogruppo del Pd in Provincia a Chieti, Camillo ‘DAmico, che aggiunge: “I Km da percorrere dai i ciclisti saranno 162. Leggiamo di riunioni di tecnici ed amministratori che spessi si tengono allo scopo puntualmente pubblicizzati dai media. Allo stato però non ci è dato ancora conoscere come, dove e quando la Provincia di Chieti reperirà le risorse finanziarie necessarie per rendere sicure e percorribili le arterie interessate al transito della tappa. Non abbiamo letto di finanziamenti allo scopo da parte della regione Abruzzo così come avvenne nel 2008 quando una tappa partì da Vasto. Sappiamo delle certificate difficoltà finanziarie della provincia di Chieti così come abbiamo contezza delle tante somme vincolate, ma disponibili, sono ancora in cassa per opere viarie che da tempo aspettano di venire realizzate. Conosciamo la tattica adottata dall’assessore alla viabilità, nonché vice – presidente, Antonio Tavani che ha bloccato tutto, rinviato al futuro qualsiasi decisione, riassunto a sé ogni sintesi perché, nel frattempo, la gente potesse dimenticare per poi intestarsi meriti che non gli appartengono passando, magari, pure all’incasso elettorale; la domanda però è attuale e spontanea: la provincia di Chieti cosa intende fare per sistemare le strade interessate al transito dei ciclisti? Ha una strategia? La renda nota. Chi l’amministra ha promesse esplicite e concrete da parte della regione Abruzzo? La renda nota. Ci sono economie di bilancio? Vengano rese pubbliche. Immaginano di chiedere la devoluzione delle risorse finanziarie disponibili da noi lasciate loro in eredità? Abbiano il coraggio di dirlo perché i cittadini sappiano e comprendano come sono solo bravi a fare marchette (elettorali) sul buon lascito altrui. Crediamo sia giunta l’ora di essere chiari e non prendere più in giro nessuno”.