Sulmona. “Cara Annamaria, anch’io come te sono rimasto contrariato dalla decisione del Governo in merito alla conclusione del procedimento relativo alla centrale di compressione gas proposta dalla Snam a Sulmona. Conosci il mio pensiero, totalmente avverso ad un’ipotesi del genere: quella centrale non s’ha da fare!”.
Così, il presidente della Giunta D’Abruzzo in una ‘lettera aperta’ al sindaco di Sulmona Annamaria Casini, invitato a ritirare le dimissioni, rassegnate per protesta all’ok del Governo sul progetto di realizzare la centrale di compressione del metanodotto Brindisi-Manerbio proprio a Sulmona.
“Da tempo stiamo lottando sullo stesso fronte – prosegue la ‘lettera aperta’ – con iniziative a tutti i livelli per scongiurare quello che sarebbe un attentato al territorio e alla salute di chi vi abita: ricorderai che come Giunta regionale abbiamo approvato ben quattro delibere (n. 500 del 29/7/2014; n. 597 del 23/9/2014; n. 623 del 7/10/2014 e n. 132 del 20/2/2015) per esprimere il nostro NO alla costruzione di quella struttura”.
“Dobbiamo ancora lavorare insistentemente nei prossimi mesi: in settimana ho programmato incontri con il sottosegretario Maria Elena Boschi e con i Ministri Luca Lotti e Claudio De Vincenti. In questi colloqui non voglio avere accanto a me un qualsiasi funzionario dello Stato, ma voglio il sindaco di Sulmona eletto dai cittadini di Sulmona, un sindaco che sta portando avanti con tenacia e fierezza d’animo una battaglia in difesa delle prospettive della sua città”.
“Ti chiedo quindi di rilanciare il tuo impegno, raccogliendo tutte le tue energie per assicurare la forza che occorre alla sfida giurisdizionale davanti al Tar del Lazio che faremo insieme – Comune di Sulmona, Comuni della Valle Peligna, Provincia di L’Aquila e Regione Abruzzo – avverso la delibera del Consiglio dei Ministri. Al riguardo abbiamo incaricato l’ufficio legale della Regione e il professor Vincenzo Cerulli Irelli, e questa mattina abbiamo anche fatto una riunione di merito, che ripeteremo sabato prossimo. Accanto alla battaglia giurisdizionale dobbiamo continuare una lotta politica ed istituzionale per far accadere nella maniera giusta quello che serve al sistema Paese difendendo il territorio di Sulmona. Sono convinto che ci sia spazio per farlo ma non voglio ritrovarmi da solo a fare questa opera di convincimento. Nel recente passato abbiamo vinto una sfida importante: quella contro la realizzazione della piattaforma Ombrina Mare, muovendo sul duplice piano giuridico e politico. E’ stato un successo ma non dobbiamo cullarci sugli allori; ora va conseguito quest’altro obiettivo”.
“Per queste ragioni – si conclude nella ‘lettera aperta’ – ti chiedo di ritirare le dimissioni e di accompagnarmi agli incontri previsti in questa settimana e nelle prossime, sapendo che gli spazi per non perdere ci sono, ma esistono anche gli spazi per vincere”.