Fanghi del porto di Ortona a Città Sant’Angelo: “Danni ambientali e turistici”

Città Sant’Angelo. Non si placa, a Città Sant’Angelo, la preoccupazione per la scelta della Regione Abruzzo sullo scarico in mare dei sedimenti dovuti al dragaggio del porto di Ortona.

“Constatiamo”, scrive in una nota Davide Raggiunti, della locale sezione di Sinistra Italiana, “ancora una volta una politica emergenziale sulla gestione dei porti abruzzesi, senza una pianificazione e una concertazione per risolvere la questione dei dragaggi e garantire il funzionamento dei porti”.

“La mancanza di ulteriori approfondimenti da parte della Regione”, prosegue Raggiunti, “porterà ad uno sversamento di 300mila metri cubi di  sedimenti provenienti dal porto di Ortona, investendo i Comuni di Montesilvano, Città Sant’Angelo, Silvi e Pineto in prossimità dell’Area Marina Protetta. Un mare considerato discarica dagli enti superiori e che porterà problemi non solo in termini ambientali ma anche turistici”.

DRAGATE IL PORTO MA NON SCARICATE IN MARE

A nome dell’AMP Torre del Cerrano, dei Comuni di Pineto, Silvi, Città Sant’Angelo e Montesilvano, il vice sindaco angolano, Alice Fabbiani, commenta l’esito della Conferenza di Servizi Servizio Gestione Rifiuti della Regione Abruzzo chiusa mercoledì scorso. “Dopo il parere favorevole del Comitato di Coordinamento Regionale per la Valutazione D’Impatto Ambientale e della Conferenza regionale sulla pesca”, dice “se anche il Servizio Rifiuti arriverà ad autorizzare  sarebbe l’ultimo e definitivo lasciapassare al conferimento in mare”.

“L’Area Marina Protetta “Torre del Cerrano” in primis ed i Comuni costieri interessati”, ribadisce la Fabbiani, “sono fermamente contrari allo scarico nelle acque marine degli oltre 300mila metri cubi di materiali provenienti dai fondali del porto ortonese. Il progetto presentato prevede che i fanghi siano gettati in un’area a cinque miglia dalla costa di Montesilvano e Città Sant’Angelo, ad una distanza di soli 6 km dal bordo dall’Area Marina Protetta”.

“In Conferenza di Servizi l’Area Marina Protetta ed i Comuni di Pineto, Silvi, Città Sant’Angelo e Montesilvano”, ricorda il vice sindaco, “hanno espresso parere negativo motivando adeguatamente la contrarietà alla parte di progetto che prevede lo scarico in mare, a differenza del parere positivo espresso da alcuni settori tecnici regionali, dal settore Turismo della Regione Abruzzo, dal Comune di Pescara e dal Comune di Francavilla. Ovviamente da parte nostra annunciamo una ferma presa di posizione per la scelta della Regione Abruzzo. Scelta che non condividiamo nel modo più assoluto. Purtroppo l’idea che materiale non più utilizzabile debba essere gettato in mare, come se quest’ultimo fosse una discarica, continua a essere proposta dalla nostra Regione, ciò nonostante, ormai in ogni dove, si continui a dire che la grande sfida del futuro è rappresentata dalla tutela dei nostri mari.

“Oltre a ribadire l’assoluta contrarietà verso un provvedimento finale eventualmente positivo”, conclude la portavoce dei territori coinvolti, “l’AMP ed i Comuni interessati si riservano di adire le vie legali perché ritengono che tale decisione vada in direzione contraria alla ricerca di una ottimale qualità delle acque di balneazione su cui ci si sta da tempo impegnando, oltre ovviamente al sicuro danno economico che subiranno le città, tutte a spiccata vocazione turistica”.

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