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‘Insieme per Rocca’ su erosione della Grotta del Fosso delle Farfalle

Rocca San Giovanni. “Con la Legge Regionale numero 5 del lontano 30 marzo 2007 veniva istituita la Riserva Regionale di ‘Grotta delle Farfalle’ situata nei comuni di Rocca San Giovanni e San Vito Chietino. Da allora, visto lo scarso interesse da parte della nostra amministrazione per la Riserva, abbiamo sollecitato più e più volte con interrogazioni, richieste, interpellanze ed emendamenti al bilancio la necessità di realizzare il PAN (Piano d’Assetto Naturalistico) e l’avvio della gestione della Riserva, facendo cadere con gli emendamenti, anche le titubanze e le resistenze dell’amministrazione imperniate sui mancati finanziamenti della Regione”.

Così in una nota i consiglieri di Rocca San Giovanni Fabiana Mucci, SIlvino D’Ercole e Emilio Pio Caravaggio che aggiungono: “Abbiamo dimostrato che provvedere al PAN è un vantaggio, economico innanzi tutto, perché potremmo ottenere i finanziamenti che annualmente la Regione destina alle Riserve, perché possiamo occuparci meglio della tutela del territorio, perché sarebbe possibile ottenere qualche opportunità occupazionale per i giovani, perché si favorirebbe il lancio del turismo ecocompatibile. Oggi si scontano i ritardi e si contano i danni poiché quello che poteva rappresentare un fiore all’occhiello per il nostro paese e per la nostra Provincia sta rischiando di scomparire per la noncuranza dei baldanzosi sindaci dei Comuni di Rocca San Giovanni e San Vito Chietino. E’ in atto un pericoloso fenomeno di erosione lungo tutto il sito della Grotta del Fosso delle Farfalle, cioè il luogo che, per la qualità delle acque, per la varietà della flora e della fauna, ha dato il nome e l’avvio al progetto della riserva. Il ruscello, per l’assenza di qualunque intervento di manutenzione e bonifica, è ostruito dall’accumulo di tronchi d’alberi e di detriti. I pendii si stanno progressivamente erodendo, con il rischio che di questo passo il sentiero diventi progressivamente impraticabile. Di conseguenza la principale attrattiva ambientale si sta trasformando in un luogo anonimo e perdendo le sue caratteristiche uniche nella zona costiera. Anni di ritardi e di distrazioni hanno queste conseguenze. Un territorio fragile come il nostro ha bisogno di essere protetto, ha bisogno evidentemente anche di amministratori illuminati che purtroppo non abbiamo, la riserva e il parco della costa teatina, hanno questi obiettivi: proteggere la fragilità’ del territorio e assicurare uno sviluppo diverso dal facile consumo di suolo attraverso la cementificazione o attraverso i mega porti stile Dubai che portano soldi per pochi e inquinamento per tutti. Questi – concludono i consiglieri – sono i risultati di troppi anni di politiche spese ad inseguire sogni di cui le amministrazioni comunali di Rocca San Giovanni e San Vito dovranno rispondere e di cui portano pienamente la responsabilità”.