Interruzione lavoro New Trade di Gissi: le critiche di D’Amico

camillo_damicoChieti. “L’ennesima interruzione del lavoro alla New Trade di Gissi ci preoccupa ma non allarma perché manteniamo costanti rapporti con la proprietà, sindacati e regione Abruzzo”.

Lo ha scritto in una nota il capogruppo del Pd in Consiglio Provinciale a Chieti, Camillo D’Amico, che aggiunge: “Questa ennesima interruzione riteniamo si possa superare presto ponendo così fine a questa infinita storia dando continuità lavorativa ai dipendenti, sollecitare il rispetto degli accordi sottoscritti dalla proprietà presso il Ministero dello Sviluppo Economico, garantire la piena riassunzione di tutte le maestranze che ancora sono in attesa di esserlo. Il nostro gruppo si è messo a disposizione della proprietà per sentirne le ragioni ed assecondarne quelle possibili; da questo, nei giorni scorsi, abbiamo promosso un incontro presso l’azienda alla presenza di sindaci ed amministratori del territorio unitamente alla ditta che per loro conto procede alla raccolta degli indumenti usati. Lo scopo di favorire l’organizzazione di un servizio di conferimento anche da parte del nostro territorio concorrerà di molto all’abbattimento del costo del lavoro. Tutto ciò per rafforzare la determinazione a stabilizzare le maestranze e poterne prevedere nuove altre in prospettiva. Siamo fiduciosi che presto anche la pratica burocratica ferma ancora in regione, perché mancano delle garanzie riferite ad una norma specifica applicata solo in Abruzzo e qualche altra regione Italiana, potrà essere superata. Confidiamo nel mantenimento di un grande livello di responsabilità del sindacato che sinora ha dimostrato concretezza ed unitarietà nell’azione di tutela e rappresentanza degli interessi dei lavoratori. Questo è un momento molto delicato della vicenda New Trade ma anche dell’intera area della Valsinello di Gissi. L’unità d’azione, una precisa e meticolosa comunicazione, atteggiamenti sobri e responsabili da parte di tutti possono aiutare a trovare soluzioni che vadano nel concreto senso di dare una mano ad invertire la tendenza alla desolante delocalizzazione produttiva che sinora si è registrata. Aver agito così ha significato l’ottenimento del rifinanziamento dell’80%, in luogo del previsto 60%, dei contratti di solidarietà ed il mantenimento anche per il 2013 della formazione hond dejob nella legge di stabilità. A goderne – conclude D’Amico – ne saranno i lavoratori del Pilkimgton, forse quelli della Denso e sicuramente quelli della Silda Invest di Gissi”.

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