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Pescara, corso Vittorio riaperto al traffico: “Degrado al degrado”

“L’eventuale riapertura al traffico completa di corso Vittorio Emanuele sarà la débacle di un centro-sinistra incapace di progettare, programmare e pensare allo sviluppo futuro della città”.

E’ l’ex vice sindaco Berardino Fiorilli  promotore, nel 2012, della riqualificazione di corso Vittorio Emanuele, a commentare l’ipotesi dell’assessore all’Urbanistica Civitarese di riaprire al traffico il corso anche nei fine settimana. “E lo stesso assessore Civitarese”, prosegue Fiorilli, ” non ha escluso la possibilità di ripristinare il doppio senso di marcia anche ai veicoli privati, non più solo agli autobus. Si tratta di una decisione grave, assunta senza aver minimamente sentito il territorio, i cittadini, una decisione che verrà calata dall’alto per finire di pagare le ultime cambiali elettorali”.

Fu la precedente giunta di centrodestra, prima del cambio di amministrazione, a riqualificare il corso centrale della città per poi renderlo pedonale. ” Nel 2014, il sindaco Alessandrini”, prosegue l’ex vice sindaco, “quando si è insediato, si è ritrovato tra le mani una perla, un asse semipedonale affollato di utenti a spasso tra le vetrine, una soluzione che aveva anche contribuito a ridurre i livelli di smog nel centro urbano, in poche settimane, per puro capriccio politico e per pagare la ‘cambiale elettorale’ nei confronti di tre o quattro commercianti al massimo, ha riaperto al traffico quell’asse riqualificato in direzione sud-nord (e anche nord-sud per i mezzi pubblici) e gli effetti ormai sono visibili: la pavimentazione è letteralmente distrutta, rappezzata col cemento a freddo qua e là per mettere due toppe, ed era scontato accadesse perché quel tappetino semipedonale non era nato per sopportare flussi di traffico intensi come quelli odierni, ma solo per accogliere mezzi pubblici, di soccorso e il traffico dei residenti. Spente le fontane piene di alghe e melma per l’acqua lasciata a ristagnare; immonde le aiuole-sedute, usate come cestini portarifiuti mai svuotati dalla Attiva e dal Comune”.

“Ad aggiungere degrado al degrado”, conclude Fiorilli, “c’è pure la sosta selvaggia quotidiana: decine e decine di auto, persino furgoni, parcheggiati alla rinfusa lungo l’asse. E la cosa che più colpisce è la totale assenza di vigilanza: non un agente della Polizia municipale lasciato a controllare il rispetto del divieto di sosta o a sanzionare chi viola la norma”.