Avezzano, Di Nicola propone al sindaco gli Stati Generali della Cultura

“Le politiche di austerity imposte agli Enti territoriali, che hanno determinato una revisione della spesa pubblica, mostrano a distanza di un decennio gravi ripercussioni sul dinamismo di alcuni settori dell’economia.

 

Tra essi, senza dubbio, quello della cultura, a cui si deve il 4% della ricchezza prodotta in Abruzzo nel 2016″. Lo scrive il consigliere regionale Maurizio Di Nicola in una lettera al sindaco di Avezzano De Angelis. “La Cultura è l’unico bene dell’umanità che, diviso fra tutti, anziche’ diminuire diventa più grande, ricordava il filosofo Hans Georg Gadamer; puo’ l’amministratore della cosa pubblica dimenticarlo? Recenti dati pubblicati dal rapporto 2017 ‘Io sono Cultura’, che vedono l’Abruzzo eccellere tra le regioni del mezzogiorno per quota di occupati (4,5%) nel sistema produttivo culturale e creativo – prosegue il consigliere – purtroppo non cancellano il fatto che molte ‘aziende’ del settore sono in crisi, asfissiate da sovvenzioni pubbliche rarefatte e lente nell’erogazione, obbligate al ricorso all’indebitamento per coprire le stesse spese minime di funzionamento.

 

La netta cesura rispetto alle modalità di finanziamento del passato, spesso caratterizzate dall’assistenzialismo ‘a pioggia’, e la ridefinizione normativa dell’intero sistema di sostegno (europeo, nazionale e regionale) verso un modello che guarda, con sempre maggiore incisività, alle regole concorrenziali di mercato, impone a noi decisori pubblici il ruolo di tratteggiare un nuovo processo di sviluppo.

 

La Programmazione territoriale diviene, allora, lo strumento per allocare in maniera efficiente ed efficace le (poche) risorse finanziarie a disposizione, ma anche un potente propulsore per creare le giuste condizioni di collaborazioni virtuose tra pubbliche amministrazioni, organizzazioni culturali e mondo delle imprese. A tal fine, e visto il ruolo guida del Comune da te amministrato nell’area marsicana – si legge nella lettera – ritengo quanto mai opportuno coinvolgerti nel lancio dell’idea degli Stati Generali della Cultura, come luogo e progetto, per analizzare ed approfondire punti di forza e debolezza, opportunità e minacce del sistema culturale locale attraverso un confronto, serrato e pubblico, con tutti gli operatori direttamente o indirettamente interessati.

 

Una piattaforma – spiega Di Nicola- che metta a confronto le parti pubbliche rappresentate da Sindaci, Assessori e dirigenti pubblici con il mondo cultura, auspicando di poter costruire, insieme, una visione di medio-lungo periodo che rilanci e valorizzi le nostre eccellenze e, con esse, il nostro territorio”.

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