Questa è la proposta lanciata dal presisidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, che questa mattina a Chieti ha convocato, unitamente al presidente del Consiglio Provinciale, Enrico Rispoli, e presieduto una riunione a cui sono stati invitati parlamentari, assessori e consiglieri regionali della provincia di Chieti, assessori e consiglieri provinciali, sindaci dei Comuni con più di 10.000 abitanti e rappresentanti della provincia di Chieti del Consiglio delle Autonomie (CAL). Il tutto in vista del prossimo 23 ottobre allorquando il Consiglio Regionale dovrà elaborare e inviare al Governo la proposta di Riordino delle Province.
“Oggi il vero problema è quello del riordino degli Uffici periferici dello Stato – ha detto il presidente Di Giuseppantonio – ed immaginare che il capoluogo di questa Provincia diventerà una città fantasma mi fa inorridire. Purtroppo si riordinano gli uffici al solo fine di fare cassa mentre se questo Governo avesse messo mano al Codice delle Autonomi non saremmo qui a discutere di tagli e accorpamenti che avranno l’unico effetto di cancellare servizi. Un Governo che ha fatto del rigore la propria bandiera ha fissato requisiti ben precisi come il numero degli abitanti, 350.000 e la superficie, 2.500 chilometri quadrati, che realizzano di fatto dei bacini ottimali. E l’Abruzzo ha la possibilità di rientravi in pieno e non può che essere questa la strada maestra da seguire. Purtroppo il problema di fondo è nell’aver fatto circolare e funzionare lo spot secondo cui le Province rappresentano il male oscuro di questo Paese salvo poi doversi ricredere alla luce di quanto sta accadendo in questi giorni nelle Regioni. Devo anche ribadire, come ho già avuto modo di dire, che il progetto che per l’Abruzzo vorrebbe una Provincia unica con L’Aquila capoluogo non è accettabile e non è praticabile ma soprattutto non risponde ad alcun criterio, né di Legge né di razionalizzazione della spesa né di una omogenea erogazione dei servizi. Pertanto – ha concluso il presidente Di Giuseppantonio – nel rilanciare con forza la proposta delle 3 Province chiedo ai consiglieri regionali un atto di buona volontà: a quelli che oggi non sono stati presenti dico invece che hanno perso una buona occasione per confrontarsi”.
“Credo – ha detto il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio – sia chiaro ad ognuno di noi che il risultato ultimo espresso dal Cal non dia al Consiglio Regionale né una