Santa Maria Imbaro. Il Ministro della Coesione Territoriale e del Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, insieme al Vice Presidente della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, hanno voluto essere al Polo Innovazione Automotive, lunedì 30 ottobre, per la presentazione dei progetti di ricerca e delle linee strategiche.
L’incontro organizzato al Polo per la “Presentazione dei progetti di ricerca automotive finanziati con fondi per sviluppo e coesione (Par Fsc Abruzzo) e linee strategiche per la programmazione del Polo Automotive 2017-18”, è stato un appuntamento estremamente interessante e ‘caloroso’, in cui aziende, istituzioni e organizzazioni sindacali e datoriali hanno potuto confrontarsi sullo stato di salute del settore automotive, in particolare in Abruzzo.
Non è infatti una sorpresa che il sistema delle imprese automotive rappresenti per la regione, e in particolare la Val Di Sangro (la cosiddetta Automotive & Mechatronic Valley), un ‘motore’ di sviluppo e crescita. Il sistema delle imprese automotive in Abruzzo, infatti, occupa circa 30mila addetti, di cui 25mila in provincia di Chieti, per un fatturato di 7 miliardi di euro, pari al 20% del settore manifatturiero e rappresenta il 50% dell’export regionale.
“Qui si respira la cultura del fare – ha detto il ministro Claudio De Vincenti nel corso del suo intervento, dopo aver ascoltato la presentazione dei progetti e delle linee strategiche del Polo – Quella che state disegnando è l’industria 4.0 a piena potenza. Un modello – ha aggiunto il ministro – da esportare in altre aree del Mezzogiorno”. De Vincenti ha speso parole di grande apprezzamento per l’Abruzzo e, in particolare, per il Polo Automotive, per la capacità di creare una “straordinaria connessione tra ricerca, innovazione e industria” e per la capacità di essere aperti e inclusivi. “La presenza nel Polo Automotive – ha aggiunto – di 21 aziende su 66 provenienti da fuori regione, dimostra che l’Abruzzo può e deve essere protagonista a livello nazionale e internazionale, rafforzando la propria capacità di essere leader anche rispetto alle regioni del Nord”.
Anche il vice presidente della Regione, Giovanni Lolli, ha posto l’accento sulla natura del Polo come ‘sistema aperto’ che riesce a far lavorare insieme piccole e grandi aziende, università, sistema formativo ed istituzioni, a non chiudersi a riccio ma ad aprirsi anche a realtà di fuori regione. “Non è un caso – ha detto Lolli – che l’Abruzzo è stata la prima regione che ha ammesso a finanziamento progetti di ricerca di aziende di fuori regione, purché i risultati avessero ricadute sul territorio”.
Estremamente interessante l’intervento di Enrico Pisino, Head of Innovation del gruppo Fca e presidente del Cluster Trasporti Italia 2020 (di cui il Polo è attivo), che ha fornito una visione ‘lungimirante e aperta’ del sistema automotive nazionale e internazionale. “Con il Cluster Trasporti e con il Polo di Innovazione Abruzzese – ha sottolineato – stiamo di fatto realizzando quella che mi piace chiamare “hyper-collaboration” per la Ricerca e Innovazione. Abbiamo sviluppato una rete per l’innovazione e stiamo utilizzando un approccio per definire le sfide per la mobilità di superficie e per realizzare i progetti di Ricerca che supera il concetto di “ecosistema dell’innovazione”, andando a coinvolgere, dalla definizione della strategia alla commercializzazione dei risultati, i centri di competenza e le aziende eccellenti indipendentemente dai confini e dalla geografia.”
L’incontro, moderato dal direttore del Polo, Raffaele Trivilino, ha visto protagoniste le aziende che hanno presentato i progetti Par Fsc. Si tratta di 11 progetti che hanno coinvolto 15 aziende aderenti al Polo, oltre all’Università dell’Aquila e alla Politecnica delle Marche, con un investimento complessivo di 14 milioni di euro e un contributo di 8 milioni. Sette dei progetti sono collegati al Ducato e hanno come obiettivo il miglioramento delle prestazioni in termini di alleggerimento, riduzione dei costi del prodotto e dei consumi.
Oltre ai progetti Par Fsc, nel corso dell’evento sono state illustrate anche le linee di ricerca strategiche del Polo nel periodo 2017-18. In particolare, il presidente Giuseppe Ranalli ha posto l’accento sui nuovi progetti avviati. Tra questi: quelli in ambito regionale (oltre ai progetti Par Fsc) con l’Avviso POR FESR relativo al sostegno a progetti di Innovazione delle Grandi Imprese e delle PMI nelle aree di specializzazione S3 che coinvolge diverse aziende aderenti al Polo, che a sua volta fornisce supporto e servizi; quelli relativi al progetto Emerge e alla sperimentazione della tecnologia 5G a L’Aquila – una partnership tra Università dell’Aquila, RadioLabs, IAM, Leonardo, Telespazio, Elital per la progettazione di soluzioni per la realizzazione di funzionalità avanzate di gestione efficiente dei flussi di mobilità basate su nuove tecniche di navigazione; infine, i nuovi progetti in ambito europeo, tra cui H2020 FreeWheel, che riguarda i temi dell’elettrificazione dei veicoli, e A.U.T.O. 4.0, un progetto Erasmus+ che riguarda i temi delle competenze e conoscenze e della formazione continua dei lavoratori in ottica Industria 4.0 in ambito automotive. IAM in questo caso è il capofila del progetto.
Sono intervenuti anche rappresentanti delle aziende più importanti del settore che hanno illustrato i loro programmi e i rappresentati delle organizzazioni datoriali e sindacali, come Confindustria, Cna, Cgil, Cisl e Uil.