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Pescara: caos Ici, 68mila evasori dal 2008

Pescara. Oltre 1,3 milioni di Ici non versati, riferiti al 2007 e al 2008. Il Comune parte all’attacco degli evasori con 3800 cartelle fiscali. Tutto dovuto ad una modifica normativa rimasta all’oscuro di 68mila contribuenti.

Scattano i controlli dell’Ufficio Tributi del Comune di Pescara sui versamenti Ici 2008 e partono ben 3mila 800 avvisi di accertamento: le prime 500 cartelle sono già state inviate via posta e le rimanenti partiranno entro la seconda metà di ottobre, per il recupero di una somma superiore a 1milione 300mila euro. In alcuni casi si tratta di utenti che hanno evaso completamente l’imposta, ma in diversi casi si tratta di persone , inconsapevolmente, sono stati indotti in errore da una modifica del Regolamento Ici, operata nel 2008, e che di fatto ha ridotto all’osso le possibilità di applicazione dell’aliquota agevolata, cioè l’esenzione, sulle cosiddette pertinenze come garage o magazzini, o ha introdotto l’obbligo di una dichiarazione per beneficiare delle aliquote agevolate. Un obbligo, a quanto pare, sconosciuto a molti cittadini. In realtà molti di questi utenti si troveranno a pagare cartelle di importi minimi, 30, 40 o 50 euro, comunque un ulteriore esborso, che con la crisi che tira certo non giova alle tasche dei pescaresi. A dare la brutta notizia è stato oggi l’assessore ai Tributi Massimo Filippello, allertato dagli uffici comunali che hanno battuto, legittimamente cassa, dinanzi ad un regolamento modificato in sordina, ma comunque vigente.

 

Sino al 2007 i cittadini usufruivano dell’aliquota agevolata Ici, ovvero l’esenzione, per l’abitazione principale e per una pertinenza, come garage o magazzino, senza limitazioni di sorta; dal primo gennaio 2008 , invece, è stato introdotto un limite non indifferente, imponendo che le pertinenze ricadenti nelle categorie C2, C6 e C7, per poter beneficiare dell’aliquota agevolata, dovevano ricadere nello stesso foglio e nella stessa particella dell’abitazione principale, ossia dovevano trovarsi nello stesso edificio della casa di pertinenza. Chi ne era all’oscuro e ha continuato a beneficiare dell’esenzione mentre ha omesso, quindi, di pagare un’imposta del 7 per mille su quelle pertinenze che fisicamente non si trovavano nello stesso edificio dell’abitazione principale.

Ma non basta. Nel 2008 sono state introdotte due aliquote agevolate: una al 3,50 per mille per i comodati d’uso gratuito e le locazioni a canone concordato, l’altra del 6 per mille per gli immobili locati a canone libero e gli immobili strumentali di categoria C, ossia botteghe e laboratori. Tuttavia l’articolo 6 del Regolamento imponeva che, per poter usufruire di quelle aliquote agevolate, il contribuente doveva comunque presentare, entro il 31 luglio, una dichiarazione su moduli del Comune, e chi non l’ha fatto non aveva più diritto a tali agevolazioni pur avendone i requisiti. Ignari e innocenti o meno, sono ben 68mila i contribuenti Ici che risultano evasori. Questo potranno per chiedere chiarimenti all’amministrazione telefonando al numero unico 085/4283800, o all’indirizzo mail ufficio.ici@comune.pescara.it o imu@comune.pescara.it, o ancora inviando un fax al numero 085/4224315”. “Intanto”, aggiunge Filippello, “siamo in grado di rendicontare le attività svolte sino a oggi: per l’Ici avevamo un obiettivo di contrasto dell’evasione di 1milione 500mila euro; oggi, tra imposte, sanzioni e interessi abbiamo raggiunto l’obiettivo del 2012, sforandolo in eccesso di 1milione 300mila euro, e per fine anno pensiamo di incamerare, complessivamente, 3milioni di euro. Per la Tarsu: avevamo previsto un incasso di 2milioni 700mila euro e invece a oggi siamo arrivati già a 3milioni di euro e per fine anno contiamo di arrivare a 3milioni e mezzo di euro”.