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Vertenza Sixty, gli amministratori incontrano il Ministero

Chieti. Novità nella vicenda Sixty che ha portato diversi operai dello stabile teatino a salire sul tetto dell’azienda per protestare contro la poca chiarezza del nuovo proprietario sul futuro dello stabilimento di Chieti Scalo.

Il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, rende infatti noto che il 14 settembre, alle ore 10.30, a Roma, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, a seguito della sua richiesta e di quella del Presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, vi sarà un incontro sul tema al quale parteciperanno anche gli assessori della Regione Abruzzo Gatti e Castiglione, l’amministratore delegato di Sisty spa, Pietro Bongiovanni e le segreterie nazionali di Femca Cisl, Filctem Cgil, Uilta Uil.  

“Esprimo soddisfazione – ha dichiarato Di Primio – per la celerità con cui il Ministero dello Sviluppo Economico, Struttura Crisi d’Impresa, ha accolto la nostra richiesta. Credo, infatti, che si sia compresa la gravità della situazione in atto. Ciò  che auspico, per il bene dei lavoratori e del nostro territorio, è che dal tavolo tecnico vengano le risposte che tutti attendono”.

La notizia segue l’incontro che oggi pomeriggio il senatore Alfonso Mascitelli, segretario regionale dell’IdV, ha avuto insieme ad altri esponenti del suo partito (Riccardo Giampiero e Giuseppe Grande) quando si è recato alla Sixty per incontrare il presidio dei lavoratori e le rappresentanze sindacali.

Il senatore si è intrattenuto a lungo a parlare con i due lavoratori che sul tetto dello stabilimento stanno portando avanti un presidio permanente ed è stato successivamente raggiunto anche dal sindaco di Chieti.  “In questo momento – ha dichiarato – è bene che tutte le istituzioni facciano quadrato per allertare l’attenzione sulle sorti dei lavoratori della Sixty, a cui non basta una semplice solidarietà; ho trovato una grande dignità nelle parole e nei comportamenti de due lavoratori e degli altri dipendenti, ma bisogna dare il giusto sostegno alle preoccupazioni fondate dei sindacati. Senza pregiudizi nei confronti di nessuno, è però urgente che la proprietà si presenti al tavolo tecnico con i ministri dello Sviluppo Economico e del Lavoro per chiarire le reali intenzioni e l’operatività del Piano Industriale che intendono portare avanti.  E dobbiamo insistere tutti insieme, perché a livello nazionale con oltre 150 vertenze aziendali  aperte, non sarà facile avere un coinvolgimento  e un interessamento del Governo che sia pieno e reale e non soltanto di facciata. Il rischio, per non nascondersi dietro un dito, è che ci possa essere da parte della proprietà solo un interessamento al marchio, che porti poi a una progressiva delocalizzazione dell’attività produttiva. Questa mattina – ha aggiunto il senatore – come IdV, abbiamo presentato una interrogazione parlamentare ai due ministri,quello dello Sviluppo Economico e quello del Lavoro per sollecitare, pur nei limiti delle nostre possibilità  parlamentari, la convocazione con urgenza di un incontro tra le parti sociali e la proprietà, ma al tempo stesso un chiarimento sulle possibilità, attraverso il riconoscimento di area di crisi industriale  complessa, di interventi agevolativi a sostegno della produzione e dell’attrattività dei nostri territori. In questa fase riteniamo decisiva la presenza e gli impegni soprattutto del Ministro dello Sviluppo Economico, visto che è importante fare chiarezza sul piano della riorganizzazione e della struttura aziendale, e non solo, quindi il Ministro del Lavoro che spesso si limita a una funzione di distributore di cassa integrazione”.