Documento per l’alleanza dell’automotive, D’Amico: ‘Va bene ma va completato’

camillo_damicoChieti. “L’accordo sottoscritto dal presidente della Provincia Enrico Di Giuseppantonio per il rilancio e la salvaguardia dell’industria legata all’automotive è condivisibile per forma e contenuto sia con il documento elaborato dai sindaci della Val di Sangro che con quello elaborato e votato all’unanimità dal consiglio provinciale lo scorso 31 luglio”.

Così il capogruppo del Pd in Consiglio Provinciale a Chieti, Camillo D’Amico, sul documento documento per l’alleanza dell’automotive Abruzzo presentato ieri in Provincia.

“Difetta però del coinvolgimento dei sindaci del vastese e chietino-ortonese – prosegue D’Amico – quanto di analisi e proposte sugli aspetti da migliorare in termini di servizi, logistica e viabilità in queste due aree quanto del fatto che, in termini di energia e gas, si attivino iniziative di deroga dalla normativa nazionale vigente per un fornitura a più basso costo, dell’attivazione solerte della banda larga non c’è alcun cenno o riferimento. Condividiamo il principio della salvaguardia e rilancio del settore dell’automotive ma è giunta l’ora di ripensare velocemente il modello di sviluppo che il territorio si è dato negli ultimi 10 – 15 anni verso la quale sono state pianificati servizi ed infrastrutture così come pure il documento risulta carente della possibilità di mettere in sinergia le strutture di servizio e supporto alla logistica adeguando anche gli stanziamenti disponibili. In particolare, per il vastese, il completamento dell’autoporto di San Salvo che potrebbe essere complementare al centro ricerche dell’automotive in Val di Sangro, il completamento del raccordo ferroviario tra l’area industriale ed il porto di Vasto, l’avvio veloce dei programmati lavori di adeguamento dello stesso porto, quanto quello di Ortona, per dare risposte adeguate ed immediate alle esigenze più volte manifestate dalle aziende sangrine e vastesi. Nelle premesse della delibera del consiglio provinciale si chiedeva l’istituzione di un tavolo permanente di analisi e proposte oltre a tempi solerti da unire alla certezza delle risorse finanziarie. Il documento sottoscritto, affinchè non resti lettera morta, necessita di un arricchimento di contenuto e di un più ampio coinvolgimento della rappresentanza istituzionale. Infine – conclude il capogruppo del Pd – è giunta l’ora che l’ente, riappropriandosi del ruolo istituzionale che gli compete di coordinare lo sviluppo e la pianificazione nel territorio di area vasta, colga tutte le opportunità per riportare sotto la propria egida anche la regìa politica delle strutture di servizio e supporto in tutte le fasi di progettazione e successiva gestione di quanto s’andrà a realizzare senza più facili deleghe all’esterno troppo spesso risultate vere e proprie cambiali in bianco firmate il cui contenuto e valore è stato sfuggente o di facile appagamento di qualche solito noto”.

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