Provincia di Chieti, presentato il documento unitario dell’automotive

documento_alleanza_dellautomotiveChieti. Il presidente e i rappresentanti dei sindaci della provincia di Chieti, le organizzazioni rappresentative delle imprese e le organizzazioni sindacali del settore auto motive, si sono riuniti lo scorso 7 agosto nella sede della Provincia di Chieti per prendere in esame la grave crisi che tormenta, tra gli altri comparti produttivi, quello dell’automotive e per individuare le azioni finalizzate a un incremento significativo di competitività quale premessa per una nuova stagione di crescita produttiva ed occupazionale, visto il precedente documento approvato dai sindaci della provincia di Chieti, hanno presentato ed approvato il documento per l’alleanza dell’automotive Abruzzo.

“Io sono contento – ha detto il presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio – perché per la seconda volta si sono messe insieme politica, sindacati, parti produttive e l’abbiamo fatto insieme parlando e scrivendo nella stessa lingua. L’automotive ha 25 mila occupati, questo aspetto può diventare una base l’automotive diventi l’elemento che sorregga l’economia e che crei nuovi posti di lavoro. Dobbiamo cercare di fermare l’emoragia che fa perdere i posti di lavoro nel nostro paese. Io mi metto con la mia Provincia per difendere il nostro territorio. Si deve creare una ricchezza di 7 miliardi di euro in un anno, per fare questo ci deve essere impegno e sinergia tra le varie forze. Per questo motivo è stato sottoscritto il documento per l’alleanza dell’automotive Abruzzo che è stato sottoscritto tra le varie parti e già il nome di questo documento è emblematico. Il campo dell’automotive è il valore aggiunto. Questo non deve essere oggetto di gelosia di bottega o politica, non si può giocare sulla pelle della gente. Sulla Fondovalle Sangro l’ultimo intervento risale al 2000. Lì ci giochiamo una parte dei costi di questo progetto. Dovremo anche fare iniziative clamorose. Della Fondovalle Sangro se ne parla da tempo, ma non c’è stato ancora nessun intervento. Questo documento – ha concluso Di Giuseppantonio – è una sorta di Magna Carta che comporterà quello che si farà nei prossimi mesi. C’è la comunione d’intenti, qui si gioca il futuro della provincia di Chieti e si è tenuto conto dei risultati che ci potranno essere nella Val di Sangro dove lavorano non solo tanti abruzzesi, ma anche tante persone che provengono da regioni limitrofe”.
Hanno sottoscritto il documento: il presidente della Provincia di Chieti, il sindaco di Atessa nonché presidente dell’associazione tra Enti Locali per l’attuazione del Patto Territoriale Sangro Aventino, il sindaco di Casoli, il sindaco di Lanciano, il sindaco di Ortona, il sindaco di Paglieta, il sindaco di Santa Maria Imbaro, la comunità montana “Maielletta”, la comunità montana “Montagna Sangro Vastese”, la comunità montana “Aventino Medio Sangro”, il presidente di Confindustria Chieti, le segreterie provinciali di FIM CISL, FIOM CGIL, UILM, UIL, UGL Metalmeccanici, CGIL, CISL, UIL e la segreteria territoriale di UGL Chieti.
“Il problema Honda – ha aggiunto il sindaco di Atessa, Nicola Cicchitti – da una parte ci impegna contenere i danni di questa crisi, dall’altra parte può essere uno spunto per agire in modo deciso. Cerchiamo do creare le condizioni per la ripresa dello sviluppo e per la crescita che tutti quanti aspettano. Vogliamo rilanciare l’idea dell’automotive che è l’elemento trainante non solo per la Val di Sangro ma per tutto il territorio. La cosa importante è che abbiamo raggiunto questo accordo tra tutte le parti per far fronte alla crisi e per il rilancio di questa zona”.
ancesco Rapino

 

 


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