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Dea di II livello, Aceto: ‘Riportare a Chieti tutti i reparti universitari’

Chieti. “Il tavolo di monitoraggio non può oggi cambiare le carte in tavola. E’ un intento politico, l’ennesimo colpo di coda dopo la recente presa di posizione della Consulta dei Medici dell’Ospedale di Pescara che aveva spinto nella direzione di un unico DEA di II Livello nel capoluogo adriatico”. E’ quanto afferma il Presidente del Consiglio Comunale, Liberato Aceto, a proposito delle indicazioni emerse dalla riunione congiunta, tenutasi a Roma, del Tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti regionali con il Comitato permanente per la verifica dei livelli essenziali di assistenza.

“Come Presidente del Consiglio Comunale, e come medico, mi sento coinvolto in prima persona avendo presieduto ben tre Consigli comunali straordinari sulla Sanità che si sono espressi sempre nella direzione di difendere Chieti e il suo ruolo in campo sanitario regionale – aggiunge il Presidente Aceto – . A questo punto, sento in dovere di chiamare in causa il Presidente della Regione e l’Assessore Regionale alla Sanità affinché vengano poste in essere tutte le iniziative volte a garantire l’istituzione del DEA di secondo livello integrato tra i Presidi sanitari di Chieti e Pescara. Sono certo che il Sindaco Umberto Di Primio, quale Presidente del Comitato ristretto dei Sindaci della Asl, si adopererà perché vengano attuate le iniziative necessarie.

Non vorrei che l’ipotesi ventilata nel recente passato di realizzare un nuovo ospedale a Chieti – prosegue il Presidente Aceto – ipotesi pare ad oggi tramontata, sia stata un’esca e un tentativo di attuare l’ennesimo scippo nei confronti della sanità teatina (della serie: non vi sono strutture a Chieti, non si possono realizzare…allora istituiamo il DEA di II Livello a Pescara). Ad oggi stiamo assistendo al declino quotidiano del nostro ospedale, alle prese con carenza di risorse umane e materiali che abbassano il livello dell’assistenza sanitaria ai minimi storici, facendo venir meno la risposta al bisogno di salute della popolazione teatina e dei territori limitrofi che, nel recente passato, ha contraddistinto il nostro territorio rappresentando per tutti noi un volano economico e sociale di grande importanza.

L’invito che rivolgo ai colleghi politici a qualsiasi livello istituzionale di Chieti e Pescara è di abbandonare ogni posizione campanilistica, tesa solo a riaffermare una piccola ed effimera supremazia, e a lavorare tutti insieme per creare un polo sanitario di eccellenza che possa assurgere al ruolo di riferimento nazionale. Due città così vicine – conclude il Presidente Aceto – non possono pretendere di avere servizi separati e, quindi, meno efficienti! Infine, se il tavolo di monitoraggio evidenzia che l’Ospedale di Chieti manca di alcune funzioni hub per ricoprire il ruolo di DEA di II Livello, invito il neo Rettore dell’Università, Prof. Sergio Caputi, ad intervenire affinché tutti i reparti universitari convenzionati con le aziende sanitarie vengano riportati a Chieti, sede della facoltà di Medicina e Chirurgia. Per fare in modo che il mio non sia un intervento di parte ma l’espressione del comune sentire da parte dei rappresentanti di tutta la città di Chieti, è mia intenzione concordare con tutti i Consiglieri comunali, di qualsiasi collocazione politica, iniziative, anche eclatanti, qualora si dovesse procedere con questa azione di declassamento nei confronti dell’Ospedale della nostra Città”.