Fondi per Villa Carosi (mai spesi): Tucci scrive al sindaco di Civitella del Tronto

Non avendo ricevuto risposta, dopo quasi 3 mesi, alla precedente lettera aperta, torno con determinazione a sottolineare la gravità del mancato intervento di “messa in sicurezza del movimento franoso e riduzione rischio idrogeologico dell’abitato di Villa Carosi”, località colpita dalla tragica frana dello scorso mese di febbraio.

 

L’Ufficio del Commissario Straordinario delegato per l’attuazione degli interventi urgenti e prioritari di mitigazione del dissesto idrogeologico nella Regione Abruzzo aveva previsto un intervento di 750.000 euro per la “messa in sicurezza movimento franoso e riduzione rischio idrogeologico abitato di Villa Carosi” (lei ne era a conoscenza sin dal 24 giugno 2013 quando veniva conferito incarico di collaborazione a tecnico interno al Comune di Civitella del Tronto per l’espletamento dei compiti relativi alle attività di supporto al Responsabile del Procedimento).

 

Il contratto d’appalto è stato stipulato in data 13 luglio 2015 a rogito del notaio Di Pierdomenico di Pescara col Rep. 36912, ma i lavori non sono mai partiti.

Perché? Come mai non ha sollecitato l’esecuzione dei lavori? Lei non ha fatto nulla.

Già dal suo insediamento, nel maggio 2013, lei aveva a disposizione 659.695,56 euro per interventi di mitigazione del rischio di fenomeni franosi in atto nella frazione Villa Carosi (finanziamento statale).

 

I 659.695,56 euro sono stati portati a residuo nei successivi anni 2013, 2014, 2015 e 2016.

 

Come spiega questa inettitudine ai cittadini di Ponzano e a tutti gli elettori di Civitella del Tronto?

 

Appare ancor più sconcertante il fatto che nello schema di piano triennale per i lavori pubblici 2013/2015 tale intervento veniva inserito nell’ultimo anno (2015), nel piano 2014/2016 veniva inserito nell’ultimo anno (2016), nel piano 2015/2017 veniva inserito nell’ultimo anno (2017) e nel piano 2016/2018 veniva inserito nell’ultimo anno (2018).

 

Dopo che si è verificata la frana, nel piano triennale per i lavori pubblici 2017/2019, invece, l’intervento è stato anticipato al secondo anno (2018), pur sapendo che ora la zona è off-limits.

 

Tale modifica è del tutto simile al caso del bovaro imprevidente che chiude la stalla quando i buoi sono scappati.

Avendo a disposizione complessivamente quasi 1 milione e mezzo di euro perché, se riteneva non fosse sufficiente, non ha chiesto ulteriori finanziamenti? Lei non ha fatto mai nulla, nulla, solo e soltanto nulla!

 

Con la grande lucidità che la contraddistingue, come mai non le è passato neppure per

l’anticamera del cervello di affrontare il problema della frana di Ponzano, visto che era arcinoto,

considerando sia il finanziamento statale di  659.695,56 che gli ulteriori  750.000,00 della Regione Abruzzo?

 

Onorevole Sindaco, siete sicuri di non aver contribuito a spegnare i sogni delle famiglie coinvolte nella drammatica realtà della frana?

 

La popolazione deve sapere di cosa siete capaci o, per meglio dire, di cosa non siete capaci e dell’inettitudine che vi caratterizza.

Con la presente torno a richiedere formalmente la documentazione indicata nella mia in argomento.

Aspetto anche una risposta rispetto alle ingannevoli affermazioni, secondo le quali Ponzano sarebbe stato il primo caso in Abruzzo, e forse anche in Italia, di ricostruzione mediante delocalizzazione, mentre un caso si è già verificato a Faraone di Sant’Egidio alla Vibrata.

 

Concludo tornando a richiedere le sue dimissioni per manifesta incapacità amministrativa e per aver non aver reso noto alla popolazione la disponibilità delle risorse sopra menzionate, che probabilmente avrebbero potuto mitigare l’effetto della frana, riservandomi ogni altra più proficua azione.

 

Stefano Tucci (consigliere comunale Civitella del Tronto)

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