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Abruzzo Civico: ‘zona economica speciale ad Atri grazie al Decreto Sud’

Atri. Una lettera aperta da parte di Abruzzo Civico Atri al sindaco Gabriele Astolfi e per conoscenza al Presidente della Regione Abruzzo, al Provincia di Teramo e al Presidente di Confindustria Teramo, affinchè si valuti l’opportunità di istituire una zona economica speciale tra Atri, Silvi, Pineto e Valfino.

“Il 1° Agosto è stato votato il Decreto Sud all’interno del quale sono stati iscritti provvedimenti di grande importanza anche per l’Abruzzo, come l’istituzione delle Zone Economiche Speciali ( ZES ), il cui obiettivo è quello di aumentare l’attrattività dell’Abruzzo, attraverso l’ampiamento dell’incentivo del credito di imposta destinato alle regioni del Meridione, oltre alla concessione alle imprese che scelgono di investire di un regime fiscale agevolato”.

Così inizia la lettera firmata dal Coordinatore Paolo Basilico, che ricorda come “ill futuro dell’Abruzzo passerà quindi dalla sua capacità di programmare e attrarre investimenti. In tal senso la misura Resto al Sud, che destina finanziamenti per gli imprenditori under 35, e la stessa ZES, possono costituire due strumenti di agevolazione fiscale e di attrazione necessari per aiutare la nostra regione a superare questa delicata fase economica. Noi siamo convinti che queste misure possono contribuire a ridare slancio e sostegno alla città come Atri, il cui tessuto economico è fortemente indebolito. Abbiamo letto sui quotidiani regionali che la Regione, a proposito di Zone Economiche Speciali, vuole investire sulla portualità, costituendo di fatto un asse forte sul sistema della intermodalità che abbia nei porti di Vasto e di Ortona e nell’interporto di Manoppello il suo centro nevralgico. Il decennio appena passato per il nostro comprensorio è stato caratterizzato dal fallimento di numerose aziende, dal ridimensionamento dell’Ospedale, dallo Spostamento del Tribunale di Atri a Teramo, con inevitabili riflessi negativi non solo per l’economia atriana ma per tutta la Val Fino, ma anche per Silvi e Pineto. Crediamo che Lei debba farsi portavoce nei confronti della Regione Abruzzo della richiesta di istituire una ZES nel Comune di Atri, nella Val Fino e suo comprensorio, per aiutare la nostra comunità a tornare attrattiva con nuovi insediamenti industriali e produttivi”.

Secondo Abruzzo Civico “lo ZES diventano strumenti straordinari di investimento per ristabilire aree degradate sotto il profilo economico e sociale, e in tal caso andrebbero solo a stimolare ulteriormente un sistema economico che funziona, quale è quello della Val di Sangro. C’è l’urgenza, invece, di ridare slancio ad un modello di ‘impresa e di territorio che sono ormai al collasso. Avevamo già portato da lungo tempo a sua conoscenza che nella Val Vibrata la Provincia di Teramo ha messo in campo un progetto articolato per ottenere il riconoscimento di Area di Crisi complessa. Riconoscimento che comporterà nuovi investimenti sostenuti da Invitalia. Analogo percorso va costruito per Atri, o in alternativa come abbiamo già ipotizzato va perseguita la fattibilità dello strumento della ZES, per agevolare novi investimenti nel territorio atriano e limitrofo. Le chiediamo, pertanto, di adoperarsi per avviare al più presto una interlocuzione positiva con la Regione, per rimettere al centro dell’agenda politica la questione Atri e Val Fino. Sarebbe auspicabile, inoltre, che l’Amministrazione Comunale di Atri valuti l’opportunità di sperimentare nella nostra Città la misura che disciplina nuove attività imprenditoriale Under 35, a nostro giudizio utile per favorire nuove attività nella nostra Città. Il Decreto Sud contiene molti elementi positivi. Il nostro auspicio è che possa costituire un momento di confronto e di interlocuzione con la Regione e con il mondo imprenditoriale, non solo per individuare delle linee di finanziamento e di contributo utili per sostenere la ripresa di Atri, ma soprattutto per rimettere al centro del dibattito la nostra Città”.

Una soluzione che secondo Paolo Basilico permetta ad Atri di tornare a “contare nell’equilibrio politico regionale. L’avvio di una sperimentazione di questo tenore sarebbe l’inizio di una nuova fase di sviluppo per la nostra comunità. Noi siamo pronti a lavorare a fianco delle Istituzioni per questo importante progetto, sperando che Lei, Sig. Sindaco, convochi al più presto un incontro”, conclude la missiva.