L’Aquila. “La frettolosa anticipazione a domani del Consiglio comunale in seduta aperta, per l’esame della proposta di legge sulla ricostruzione dell’Aquila e sulla fine dell’emergenza, è l’ulteriore testimonianza dell’incapacità dell’Amministrazione attiva di gestire le problematiche serie che riguardano la città”. A dichiararlo, in una nota, è il consigliere comunale Giorgio De Matteis.
“Quando il nostro gruppo consiliare chiese al presidente del Consiglio comunale, Carlo Benedetti, una seduta straordinaria sul problema” spiega il consigliere di L’Aquila Città Aperta “chiese anche di fissare tale riunione in tempi strettissimi, contestando che il 12 luglio, data inizialmente stabilita dallo stesso presidente, era un giorno troppo lontano. La necessità era di poter far valere le ragioni del Consiglio comunale prima della seduta del Consiglio dei Ministri che si è tenuto venerdì scorso. Sapevamo perfettamente che, dopo la seduta del Consiglio dei Ministri, difficilmente ulteriori emendamenti potevano essere inseriti in quella proposta. Cosa del resto emersa anche nel corso della riunione con i Sindaci del cratere, in corso oggi alla presenza di Parlamentari abruzzesi. Ma non siamo mai stati ascoltati. Ora, il presidente Benedetti ci fa sapere, via sms, che la riunione del Consiglio è stata anticipata a domani, alle 8.30, alla sala del Consiglio provinciale di via Nurzia. I termini per presentare gli emendamenti in Parlamento, infatti, scadranno l’11 luglio. La frittata è praticamente fatta. Cosa accadrà adesso non è difficile da prevedere. In fretta e in furia si predisporranno delle proposte, il cui inserimento nella legge per la ricostruzione dell’Aquila è seriamente in dubbio, vista la delicatezza della materia e la tempistica. Eppure c’era tanto da eccepire su questo maxi emendamento per L’Aquila: gli uffici straordinari e le problematiche inerenti il personale ne sono un esempio. Una seduta consiliare fissata la scorsa settimana avrebbe permesso un esame sereno della proposta in questione e la possibilità di formulare delle richieste di emendamento da parte dell’unico organismo che rappresenta L’Aquila, vale a dire il Consiglio comunale. Chiaramente domani il nostro gruppo darà battaglia per chiedere una modifica sostanziale della norma che si appresta a iniziare l’iter parlamentare, ma quanto accaduto è la riprova di come l’amministrazione Cialente e determinati esponenti della maggioranza non operino nell’interesse della città”.