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Francavilla, Bracco sul paventato abbattimento del Palazzo Sirena

Francavilla al Mare. “E’ un luogo dentro il quale è custodita la memoria storica di matrice antropologica ed etnologica di una delle città di mare più importanti della nostra regione. L’amministrazione comunale ha diverse volte affermato che intende procedere alla sua demolizione allo scopo di estendere le dimensioni della piazza antistante. Mi chiedo: sono consapevoli il sindaco Antonio Luciani e il suo esecutivo dell’incalcolabile danno culturale che la collettività francavillese e abruzzese subirebbe se si desse attuazione alla demolizione di Palazzo Sirena?”.

Con queste parole il Consigliere regionale Leandro Bracco ha commentato la vicenda “che – si legge in una nota del Consigliere regionale – in questi giorni vede protagonisti, da un lato, il famoso palazzo che ricostruito dopo la fine della seconda guerra mondiale, per diversi decenni è stato il cuore pulsante di Francavilla sotto l’aspetto culturale e sociale e, dall’altro, l’amministrazione comunale, intenzionata nel brevissimo periodo a mettere la parola fine sulla vita del rinomato immobile”. “Negli ultimissimi giorni – sottolinea Bracco – oltre a migliaia di semplici cittadini che da ogni parte d’Italia hanno manifestato la propria contrarietà all’abbattimento di Palazzo Sirena, addirittura due pezzi da novanta dell’architettura e della cultura del nostro Paese non hanno utilizzato mezzi termini affinchè la demolizione dello storico edificio venga scongiurata. Massimiliano Fuksas, architetto di fama internazionale conosciuto in tutto il mondo e il critico d’arte Vittorio Sgarbi, un pozzo senza fondo di cultura sotto molteplici aspetti – evidenzia l’esponente di Sinistra Italiana – hanno apposto la propria firma in calce a un appello indirizzato sia alla Soprintendenza delle Belle Arti dell’Abruzzo che al ministero dei Beni e delle Attività culturali al fine di evitare che il famoso palazzo possa venire demolito”. “Di fronte all’eccezionale livello culturale di cui si fanno portatori Fuksas e Sgarbi – rimarca il Consigliere regionale – chiunque darebbe un alt al proprio operato allo scopo di comprendere, senza tentennamento alcuno, se ciò che è stato deciso sia giusto e opportuno da attuare oppure no”. “Il sindaco Luciani, primo cittadino di Francavilla dal 2011 e rieletto a furor di popolo lo scorso anno, è una persona troppo ben voluta dalla collettività per non comprendere che se Palazzo Sirena venisse raso al suolo, la città di Francavilla stessa perderebbe un punto di riferimento insostituibile della propria identità”.

“Sono estremamente fiducioso – conclude Leandro Bracco – che il celebre edificio non verrà abbattuto e che, poco per volta, possa tornare allo splendore di cui è stato protagonista nei decenni scorsi. Splendore al quale dedicò tempo tramite un articolo giornalistico addirittura Gabriele D’Annunzio”.