Teramo, Verna indica alla Provincia le strade da sistemare

Valle San Giovanni e Cortino, nel tratto tra il bivio della statale e la località Travazzano, per Miano, nel tratto dal paese verso la vallata del Vomano, per Poggio San Vittorino e Poggio Cono e per Putignano, Villa Gesso e Magnanella, fino a Roiano di Campli, oltre a quella per Castrogno.

Sono queste le strade provinciali che necessitano di lavori di sistemazione del manto stradale che il consigliere provinciale Maurizio Verna segnala all’Ente, dopo una serie di sopralluoghi e di sollecitazioni dei cittadini, augurandosi che vengano inserite tra quelle già presenti nel piano di lavori.

“Auspico che tra le strade interessate dal piano” scrive in una nota Verna, “ci siano alcune ricadenti all’interno del territorio comunale di Teramo, che fungono da collegamento delle frazioni limitrofe con il capoluogo provinciale e dove quotidianamente transitano migliaia di cittadini. Frazioni già segnate da spopolamento e chiusura dei servizi fondamentali come le scuole ed uffici postali, luoghi dove la qualità della vita sta subendo un duro colpo”.

Il consigliere, inoltre, sollecita l’amministrazione provinciale all’esecuzione del taglio dell’erba in tempi brevi, visto che in alcune punti avrebbe raggiunto altezze che riducono la sicurezza degli automobilisti.

LA RISPOSTA DI MAURO SCARPANTONIO

“Il ‘piano asfalto’ è quello noto, più volte pubblicato e comunicato, inviato ufficialmente alla Regione Abruzzo, nel quale, ovviamente, ci sono anche tutte le strade indicate dal collega Verna come lui sa bene”.

Il consigliere provinciale delegato alla viabilità, Mauro Scarpantonio, mette alcuni puntini sulle i alle dichiarazioni di maurizio Verna, ricordando come siano stati investiti circa 35 milioni di euro, tra cui 8 milioni per il nucleo della Val Fino con finanziamenti previsti nel Masterplan e il resto con i Fondi in transizione così come individuati dalla Regione Abruzzo.

“Ma ancora non ci sono le convenzioni”, specifica Scarpantonio, “e quindi la Provincia non ha ancora alcuna risorsa da investire sul Piano.  Quello che stiamo facendo, usando circa 3 milioni di euro di fondi di bilancio acquisiti contraendo mutui, è quello di mettere pezze e coprire buche. Tre milioni per milleottocento chilometri di strade sono meno di una goccia nel mare, il cittadino non riesce a percepire alcun visibile miglioramento, e certo non si può definirlo un piano; parola che evoca pianificazione e priorità. Non si può nemmeno parlare di manutenzione: non potremo adeguare la segnaletica, sostituire le barriere o rifare le strisce. Con molta serietà sappiamo che tutte le arterie ne hanno bisogno in egual misura e, quindi, abbiamo diviso i tre milioni equamente fra i quattro nuclei: ma non facciamone una guerra delle buche perché non sarebbe serio”.

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