“Un unico contatore comunale per l’allaccio alla rete idrica di acqua non potabile per servire lo Stadio ‘Adriatico-Cornacchia’, tutti gli impianti sportivi della zona Porta Nuova, tutto il verde pubblico della zona compresa tra stadio e Riserva dannunziana, e, colmo dei colmi, pure utenti privati della zona, tra cui, sembra, anche noti professionisti pescaresi residenti nell’area all’interno di abitazioni prestigiose e ville, ma, evidentemente, tanto ‘poveri’ da non potersi pagare neanche le bollette dell’acqua. E per tutti paga il Comune che ha ricevuto una bolletta da 180mila euro”.
È il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, Marcello Antonelli, a denunciare “ l’ultimo scandalo emerso nei giorni scorsi a Palazzo di città”.
“Da alcuni giorni – spiega Antonelli – sono in corso lavori di straordinaria manutenzione presso lo Stadio Adriatico Cornacchia, per separare il collegamento della rete idrica di acqua non potabile dell’impianto e delle altre strutture sportive di Pescara sud dall’unico contatore sino a oggi esistente in via Pantini e installato dal Consorzio di Bonifica. A rendere necessario, ma soprattutto urgente tale intervento, è stato l’arrivo in Comune di una mega-bolletta da 180mila euro per una sola annualità, una cifra chiaramente spropositata visto che l’acqua non potabile normalmente viene usata solo per annaffiare aree verdi o per lavare aree esterne e, inevitabilmente, la somma ha fatto sorgere sospetti sul reale utilizzo dell’acqua. Durante i lavori sarebbe emerso che a quel contatore non solo risultano allacciate le utenze comunali dei settori Sport e Verde pubblico, ma addirittura anche utenze private di cittadini residenti nella zona ricompresa tra lo Stadio e la Pineta dannunziana”.
“Ma c’è di più”, incalza il forzista, “l’Amministrazione comunale sarebbe a conoscenza di tale circostanza da circa un anno e sino a oggi non ha fatto nulla per individuare i privati, che a questo punto avrebbero effettuato allacci abusivi al contatore comunale, al fine eventualmente di rivalersi sui consumi. Peraltro se tale circostanza fosse confermata, sarebbe insopportabile perché quei costi sostenuti automaticamente ricadono sulle tariffe applicate per l’utilizzo degli impianti sportivi comunali da parte delle società giovanili e dilettantistiche”.
“Lunedì 31 luglio presenteremo in Consiglio comunale un’interrogazione urgente”, conclude Antonelli, “nella qualche chiederemo ufficialmente al sindaco Alessandrini di aprire un’indagine interna tesa ad accertare la verità dei fatti, rendendo, intanto, pubbliche le informazioni sino a oggi riservate inerenti la vicenda”.