Successivamente individua anche delle preferenze territoriali in Abruzzo, dove l’Idv avrebbe puntato sulla costa Adriatica a discapito della provincia dell’Aquila ed in particolare la città di Avezzano.
“Politicamente e socialmente, andrò avanti per la mia strada, cercando sempre di raccogliere gli input, le adesioni e simpatie che mi provengono dalla società civile e di crescere e di operare al meglio per questa. Mi sono sempre occupata dei problemi sociali e in particolare del trasporto con il Comitato Pendolari 5:30 di cui sono Presidente. Come architetto e urbanista seguiterò ad occuparmi con passione e competenza del nostro territorio, approfondendo lo studio di nuovi sistemi sociali ed economici sostenibili. Come donna e mamma mi impegnerò affinché le famiglie abbiano maggiori servizi sociali, centri antiviolenza, servizi culturali, attrezzature sportive e ludiche. Cercherò sempre di ascoltare le persone, di coinvolgerle nell’attivismo e nella ricerca delle soluzioni anche dei problemi del lavoro e della scuola pubblica. Mi dispiace per il Presidente Antonio Di Pietro e per il suo Partito che sarebbe potuto diventare davvero un laboratorio di progetti alternativi, in cui tutti i partecipanti, scevri di invidie personali, mediocri vendette e protagonismi di potere, accettando lo scambio culturale facessero squadra per progredire intellettualmente e diventare sempre più grandi. Soprattutto per salvare il nostro Paese che si avvia sempre di più verso un declino senza ritorno, lasciando spazio politico al qualunquismo, da tempo mascheratosi dietro alcune liste civiche o “civetta” formate ora dai cosiddetti “tecnici”, ove la destra prenderà nuova linfa per mantenere e rioccupare il potere. Magari questa mia esperienza insieme alla tantissime di persone come me che hanno cercato nei partiti un modo nuovo e democratico di fare politica, ma non l’hanno trovato, servirà a far capire che questi stanno perseguendo tutti la strada sbagliata, ma forse è già troppo tardi. Le persone – conclude Lucia Proto – che hanno a cuore la propria terra, il nostro Paese, come me, continueranno a lottare unite in altre forme più democratiche, trasparenti e partecipate”.