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Asl Chieti, autisti 118: M5S chiede verifiche sui requisiti

Chieti. Il consigliere regionale del M5S Sara Marcozzi torna sul tema della qualità dei servizi della ASL Lanciano-Vasto-Chieti attraverso un’interpellanza depositata ieri.

Destano infatti non poca preoccupazione, alcune notizie assunte dal M5S, relativamente al mancato rispetto dei dettami normativi in tema di servizio di trasporto nell’emergenza-urgenza ossia del servizio 118.

La stringente normativa di settore, prevede che l’autista-soccorritore del servizio di 118 debba aver svolto 5 anni di esperienza prima di poter mettersi alla guida di un’ambulanza per il servizio di emergenza-urgenza. Una norma che ha l’obiettivo di garantire il massimo livello di qualità, appunto 5 anni di esperienza alla guida di ambulanze, prima di potersi mettere alla guida di mezzi per i soccorso di emergenza-urgenza del 118.

“Da notizie assunte per vie informali ci è stato segnalato che alcune agenzie interinali e cooperative private che si sono aggiudicate il bando per la gestione del servizio, fornirebbero mezzi con personale non idoneo a quanto prescritto dalla norma. In particolare, pare che gli autisti non abbiano l’adeguato livello di esperienza” commenta Sara Marcozzi “è evidente che il trasporto di emergenza-urgenza del 118 è di strategica rilevanza. Salvare o meno una vita può dipendere anche dall’esperienza dell’autista e se la segnalazione che ci è arrivata corrispondesse a realtà ci troveremmo di fronte a fatti molto gravi. Per questa ragione ho depositato una interpellanza per fare luce sulla questione”.

Le esternalizzazioni che tanto piacciono ai governi di centro-destra e di centro-sinistra che hanno governato negli ultimi decenni questa regione stanno producendo un imbarbarimento della sanità pubblica, con un livello di qualità delle prestazioni e delle cure che va costantemente abbassandosi e la precarizzazione di un sempre maggior numero di operatori. Dalle mense, ai servi di pulizia, agli OSS il passaggio dal pubblico al privato ha generato solo maggiori costi e minori servizi per i cittadini.

“Chiediamo che le regole che valgono per il pubblico, siano rispettate anche dal privato. Nessun operatore privo dei 5 anni di esperienza come pre-requisito potrebbe partecipare a un bando pubblico; lo stesso deve valere per le cooperative private che svolgono il servizio in affidamento” dichiara Marcozzi.

“A nostro avviso, la figura dell’autista del 118 deve essere reinternalizzata: parliamo di figure di cui la ASL e la comunità avranno sempre bisogno, il ricorso alle cooperative esterne è una follia che produce costi più elevati e livelli di qualità più bassi.

L’ultimo avviso è stato bandito nel 2005 e nel 2013 si è attivato un avviso per procedure di mobilità interregionale. Da allora niente. La ASL dovrebbe immediatamente indire un avviso pubblico per la selezione di queste figure e, nella more, controllare che le cooperative a cui ha affidato il servizio rispettino le regole” conclude Marcozzi.