Pescara, la maggioranza diserta l’Imu. L’opposizione: ‘Mascia si dimetta’. Chiavaroli bacchetta il suo Pdl: ‘Troppa superficialità’

emendamentiPescara. Consiglieri di maggioranza assenti all’appello e salta il Consiglio comunale sull’Imu. L’opposizione grida alle dimissioni del “sindaco senza numeri”, ma sono gli stessi capi del Pdl a richiamare i componenti del proprio schieramenti: “Troppa superficialità, offesa all’assise civica”.

I tredici consiglieri di maggioranza presenti all’appello delle ore 10 non sono bastati a far raggiungere il un numero legale necessario all’apertura dell’assemblea del Consiglio comunale. Saltata così la seduta di stamattina, peccato che il tema da dibattere era il regolamento sull’Imu. Tanto è bastato all’opposizione per gridare all’ultimatum: “La maggioranza non ha piu’ neanche i numeri per consentire l’apertura del consiglio comunale, il sindaco tragga le sue conclusioni e si dimetta”. Lo hanno detto i consiglieri del Pd, dell’Idv e di Fli solo due ore dopo, nel corso di una conferenza stampa convocata repentinamente. “Da tempo -andiamo dicendo che la maggioranza non ha più i numeri per governare”, ha evidenziato Moreno Di Pietrantonio, capogruppo del Pd”, oggi la questione è ancora più grave perché si dovevano discutere i nostri emendamenti sull’Imu, la pesante tassa sulla casa che sta massacrando le famiglie. Inoltre l’Imu è legata al bilancio, quindi, ormai siamo fuori tempo massimo su tutto”. “La città è completamente ferma. Mascia sindaco non ha più i numeri per governare”, aggiunge Adelchi Sulpizio dell’Idv, “compia un gesto di umiltà e si dimetta immediatamente” . Sulla stessa linea d’ onda il consigliere Massimiliano Pignoli (Fli): “Se il sindaco tiene veramente a questa città si dimetta. Noi non molleremo e sull’Imu andremo avanti fino in fondo”. Più piccati i consiglieri Pd Blasioli, che con un faldone di emendamenti alla mano ironizza: “Ognuno di questi fogli è un emendamento presentato dal gruppo Pd. Il centro destra non si è presentato in aula, anche per questo motivo: la mancanza di voglia di lavorare. Dopo due giornate in Consiglio comunale abbiamo discusso un solo emendamento”.  L’abbassamento delle aliquote per la prima casa, per le abitazioni Ater, per le seconde case, per i disabili e per i comodati in linea retta padre-figlio sono i contenuti degli emendamenti: “Abbiamo indicato come fare per reperire le risorse, ma nessuno si e’ degnato di rispondere”, sostiene Camillo D’Angelo, “Poi, però, fanno accordi tra loro per utilizzare le fonti di risparmio evidenziate da noi. Tutto questo senza avere il coraggio di venire in consiglio comunale a confrontarsi e a discutere”.

Presto è arrivata la risposta del capogruppo Pdl Foschi: “Nessun motivo politico dietro quell’assenza, una defaillance del centrodestra della quale l’opposizione vuole approfittare: ma è ridicolo chiedere le dimissioni del sindaco”. Per la defaillance, però, fa altrettanto presto a bacchettare i colleghi di schieramento. Associandosi ad una lettera scritta dalla consigliera e coordinatrice cittadina Pdl Federica Chiavaroli, Foschi ha scritto ai consiglieri di maggioranza: “Ciò a cui abbiamo assistito questa mattina rappresenta per noi uno svilimento, una leggerezza imperdonabile che ci ha riempito di amarezza” “Questa mattina alle ore 10, è mancato il numero legale. Dopo appena dieci minuti, eravamo tutti presenti: forte il senso dell’offesa”, sostengono i due vertici Pdl, “nei confronti di una istituzione che rappresenta la massima assise civica della nostra Regione, perché, a motivare l’assenza di numerosi colleghi, non c’erano nobili ragioni politiche, né strategie ragionate a tavolino. Ma, purtroppo, e molto più semplicemente, un atteggiamento di superficialità”. “Ci auguriamo che in futuro ogni consigliere svolga con maggiore serietà il proprio mandato. Altrimenti potrebbe essere necessario che il partito agisca di conseguenza e cioè stabilisca regole e conseguenti sanzioni, anche per le presenza in Consiglio Comunale. E questo davvero significherebbe far precipitare la politica al suo livello più basso”, concludono Foschi e Chiavaroli.

Intanto nel corso della seduta odierna della Conferenza dei capigruppo sono state fissate le prossime sedute di Consiglio su Imu, Piano triennale delle Opere pubbliche e bilancio: lunedì 18 giugno alle ore 10; martedì 19 giugno alle ore 16; mercoledì 20 giugno alle ore 10; giovedì 21 giugno alle ore 16; venerdì 22 giugno alle ore 10. “Se sarà necessario proseguiremo anche sabato e domenica, 23 e 24 giugno”, commenta Foschi, sperando di recuperare la defaillance.

 

Daniele Galli


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