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Ospedale Chieti, Febbo: ‘Dopo 30 mesi vengono riconosciute le mie ragioni’

Chieti. “Dopo 30 mesi viene fuori la strada più logica e sensata da perseguire sulla ristrutturazione delle palazzine dell’Ospedale di Chieti come da me sostenuto ed evidenziato in più occasioni ed interventi pubblici, ovvero quello di riprendere e concludere l’iter già avviato dell’unico progetto di finanza possibile dove si ricomprendono sia l’adeguamento sismico gli edifici critici sia la creazione del nuovo parcheggio, altra vera urgenza, per un valore complessivo di circa 40/50 milioni di euro. Questa mia tesi oggi viene supportata e inizia a materializzarsi grazie all’ultima delibera approvata dal Direttore Flacco,a cui va il mio plauso, dove si chiude definitivamente la porta al Project Financing e si chiede, addirittura, alla Regione di finanziare con ben 20 milioni e 430 mila euro i costi delle opere necessarie al consolidamento nonché miglioramento sismico in primis dei corpi D-E-F”.

A comunicarlo è il consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo che sottolinea come “la Delibera numero 769 del 28 giugno 2017, firmata dal Direttore generale Flacco, è immediatamente esecutiva e traccia un percorso chiaro e senza sorta di equivoci come definito d’altronde da tempo dall’ing. Filippo Manci. Finalmente – continua Febbo – la Asl ha intuito che il fantomatico Project financing voluto da D’Alfonso non verrà mai alla luce e le precarie condizioni di alcuni corpi del SS. Annunziata non possono più attendere i capricci di un Governo regionale ormai al completo sbando senza riuscire a decidere nulla sul futuro della sanità teatina. In realtà leggendo la Delibera 769 è evidente come sia indispensabile ripartire dal Primo programma regionale delle verifiche tecniche dei livelli di sicurezza sismica degli edifici approvato nel febbraio del 2005, per arrivare al 2008 quando sempre la Asl attribuisce l’incarico in favore della Stin Srl al fine di effettuare i controlli tecnici su sale operatorie e Corpi A,B,C,D,E, e F secondo quanto previsto dalle linee Guida emanate dalla Regione Abruzzo. Quindi – aggiunge Mauro Febbo – una vera e propria accelerazione da parte della Asl Lanciano-Vasto-Chieti che, anche alla luce degli eventi sismici successivi al 24 agosto 2016 e successivo iter avviato per effettuare la completa ricognizione degli studi di vulnerabilità sismica sugli edifici compromessi, non intende più aspettare la Regione e presenta il proprio piano di adeguamento. Infatti per la Asl c’è già pronto il progetto presentato e approvato dall’Associazione Temporanea d’Impresa STIN e NUTI del 2017 dove è previsto la riqualificazione complessiva del nosocomio teatino in primis il complesso edilizio D-E-F in quanto presenti attività sanitarie fondamentali quali le Sale operatorie e la Rianimazione ed in prospettiva l’ottimizzazione del punto Nascita e della ginecologia/Ostetricia. Da notare come in questa delibera appena approvata dal Direttore Flacco non faccia nessun accenno e riferimento al fantomatico Project Financing dove adesso la Regione Abruzzo è chiamata ad esprimersi sul suo procedimento e sul suo pubblico interesse. Sulla vicenda Maltauro si è voluto dare vita a una forzatura normativa giuridica, amministrativa e tecnica senza precedenti e credo che oggi la stessa Asl abbia compreso l’enorme pasticcio creato ed il tanto ed utile tempo perso per concretizzare altre opere”.

“Pertanto – conclude Febbo – come ho sempre sostenuto adesso chiedo alla struttura sanitaria di portare in maniera veloce e concreta l’unico progetto di finanza possibile e certo per la propria capacità economica, affinché anche la Regione possa ravvedersi ed avere il buon senso di adoperarsi sui lavori urgenti e necessari che il SS Annunziata non può più attendere”.