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Elezioni: Montesilvano, centrodestra spaccato dopo la vittoria di Di Mattia

Montesilvano. La vittoria di Attilio Di Mattia al comune di Montesilvano certifica la spaccatura in atto nelle fila del centrodestra. E’ lo stesso presidente della Provincia Guerino Testa a puntare il dito su quella che definisce “l’impossibilità di fare fronte comune sin dal primo turno”.

Il 46 per cento dei consensi ottenuti dalla sfidante del Pdl Manola Musa non è bastato per portare il partito di centrodestra sullo scranno più alto del Palazzo di Città di Montesilvano. Attilio di Mattia, il candidato dell’Idv uscito vincitore dalla primarie, ha sbaragliato la concorrente con il 54 per cento dei voti. “Musa è riuscita ad ottenere un risultato straordinario”, sottolinea il presidente della Provincia in merito alla sconfitta della rappresentante del suo stesso partito politico, “il successo che è un dato di fatto incontrovertibile, considerata la spaccatura del centrodestra nella città adriatica che si è consumata negli anni della precedente amministrazione e quindi l’impossibilità di fare fronte comune sin dal primo turno. E’ proprio alla luce di questa considerazione che il risultato delle amministrative di Montesilvano appare ancora più gratificante per Manola Musa e per chi l’ha sostenuta”.
La prima conseguenza della sconfitta alle amministrative di Montesilvano, che segue la batosta di Spoltore al primo turno, è l’avvio di un percorso condiviso con i vertici provinciali del Pdl allo scopo di “costruire un’alleanza di centrodestra più ampia e più forte”. A poche ore dallo spoglio elettorale anche il coordinatore provinciale del Pdl Lorenzo sospiri aveva ammesso la necessità di ripartire “dal primo partito dell’alleanza di centrodestra e dalla constatazione che poco meno del 50 per cento dei votanti ha comunque fiducia nella nostra coalizione”. “La sconfitta va registrata e accolta”, ha spiegato ieri Sospiri, “domani volteremo pagina e ricominceremo il nostro lavoro con lo stesso impegno profuso sino a oggi, migliorandolo ulteriormente. La sconfitta però, lo dicono i numeri, è avvenuta di misura in termini di percentuale, con una forbice di 5 o 6 punti, frutto evidente non di una preferenza verso un programma di governo o di un candidato, ma piuttosto di una traballante e dubbia alleanza di Di Mattia con Fli, Sel e Udc”.
Non c’è alcun segno di polemica, invece, nelle parole di Guerino Testa: pur sottolineando che quella di Musa e Maragno “è stata un’ottima campagna elettorale, evidentemente basata sulla credibilità personale”,  augura buon lavoro al neosindaco Attilio Di Mattia “che sicuramente incontrerò quanto prima”, conclude Testa, “per avviare un confronto sulle questioni più importanti che riguardano la quinta città d’Abruzzo”.

L’amarezza di un Pdl quanto mai spaccato fa da contraltare alla gioia degli uomini di centrosinistra. “Sono felicissimo della vittoria di Attilio Di Mattia e sin dall’inizio non ho mai avuto dubbi sul fatto che sia la persona adatta a rappresentare il cambiamento a Montesilvano”, esordisce Antonio Di Marco, consigliere e segretario provinciale aggiunto del Partito Democratico. “Anche se Di Mattia appartiene a un partito diverso dal Pd”, aggiunge, “sono certo che saprà rappresentare un centrosinistra unito e in grado di governare al meglio la città, che deve ambire a ruoli e prospettive di rango regionale. Montesilvano assumerà, finalmente, il ruolo strategico che merita come città del centro Italia, grazie anche al lavoro sinergico che saprà portare avanti con l’asse Ancona-Bari-Palermo”.

 

Daniele Galli