“In questi anni”, si legge nella nota, “il Pd siete stati voi a Teramo e nel vostro non agire, restando coperti, sempre a rimorchio, silenti, non spendendovi per nessuna concreta battaglia, avete prodotto l’allontanamento di molti militanti e persone fino a restare completamente soli. Per battaglia intendiamo non il lavoro opinionistico fatto di comunicati stampa e commenti post ma il coraggio di prendere posizioni dure,di creare le condizioni di cambiamento del Partito che oggi non vi rappresenta più”.
E si ricorda come non sia stato detto mai niente riguardo la zonizzazione dei decibel nella città, le innumerevoli chiusure delle Officine Indipendenti, la difesa della Biblioteca Provinciale oggi di competenza regionale, sulla condizione della Cultura nella città.
“A differenza vostra”, prosegue la nota, “siamo stati gli unici in città da più di un anno a chiedere un tavolo politico e programmatico per ricostruire un senso comune, non per redigere elenchi di liste civiche ma per delineare un progetto alternativo di città. Dovremmo oggi gioire della vostra presunta presa di coscienza? Non possiamo perché è totalmente priva di politica e si inserisce al contrario bene nella storia di una unione comunale un giorno totalmente Bersaniana ed un altro convintamente Renziana, che fluttua come bandiere. Mostrate dunque oggi non solo la vostra debolezza ma anche l’essere stati degli utili prestanome”.