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Pescara, contromanifestazione del centrodestra: taglio nastro Ponte Flaiano

Pescara. Taglio del nastro e contro-inaugurazione del nuovo Ponte Flaiano, questa mattina in via Gran Sasso a Pescara, da parte degli esponenti del centrodestra cittadino. Alla stessa ora, in Comune, il centrosinistra era impegnato in una conferenza stampa per presentare la cerimonia di inaugurazione ufficiale, in programma domani sera.

“Siamo qui per fare un’operazione verità, perché l’idea del ponte risale al 2001, quando la giunta di centrodestra guidata da Carlo Pace inserì l’opera nel Piano Urbano della Mobilità – rivendica il capogruppo di Forza Italia in Comune, Marcello Antonelli, nella conferenza stampa svoltasi sulla sponda nord del ponte, insieme all’ex sindaco Luigi Albore Mascia, al capogruppo di Pescara Futura Carlo Masci, al consigliere regionale di Forza Italia Lorenzo Sospiri e ad altri esponenti del centrodestra pescarese -. In seguito si insediò la giunta D’Alfonso, che portò avanti le procedure fino al 2008, quando tornò il centrodestra al governo della città, facendo approvare in Consiglio comunale la delibera con la quale si dispose l’efficacia degli atti di approvazione della variante per consentire la costruzione del Ponte Nuovo”.

Secondo Antonelli il merito per la realizzazione del ponte va dunque assegnato al centrodestra. “La giunta D’Alfonso ci aveva lasciato un progetto irrealizzabile, visto che il Genio Civile aveva ordinato una serie di prescrizioni, a partire dalla messa in sicurezza degli argini, per la quale non c’era copertura finanziaria – rimarca il capogruppo di Forza Italia in Comune -. Siamo stati noi a trovare i finanziamenti in Regione e a portare avanti l’intera procedura, con i costi che nel frattempo erano lievitati da 9 milioni ad oltre 13 milioni di euro. Al sindaco Alessandrini a quel punto restava soltanto il compito di migliorare la viabilità, per garantire l’obiettivo di collegare l’asse attrezzato al parcheggio dell’area di risulta tramite il ponte – aggiunge Antonelli – e invece si è preferito disperdere 12 milioni di euro in opere di dubbia utilità, senza incidere sulla viabilità e lasciando in piedi, nei pressi del ponte, orrori come questo muro cadente che qualcuno ha già ribattezzato muro del pianto”.

“Rilevo una mancanza di garbo istituzionale da parte del centrosinistra e una chiara differenza di stile tra la mia amministrazione e quelle che mi hanno preceduto e succeduto – attacca l’ex sindaco di Pescara, Luigi Albore Mascia – Nel 2009 ereditai la conclusione di un’opera, il Ponte del Mare e telefonai personalmente al mio predecessore D’Alfonso, per invitarlo alla cerimonia, riservandogli un posto in prima fila e prevedendo un suo intervento nel corso della cerimonia di inaugurazione. D’Alfonso non solo non prese parte alla cerimonia, ma scelse di rendere noto il mio invito alla stampa e di occupare la sponda sud del ponte, insieme ad un manipolo di suoi sostenitori, impedendo alla nostra amministrazione di tenere la cerimonia di inaugurazione”.

In occasione della cerimonia di inagurazione del Ponte Flaiano, che si terrà domani e che riguarda un’opera che a detta dell’ex sindaco è stata “ideata e cantierata dal centrodestra”, non ci sarebbe stato lo stesso riguardo. “La mancanza di garbo istituzionale viene confermata anche in questa occasione – conclude Albore Mascia – visto che a ventiquattro ore dalla cerimonia d’inaugurazione del Ponte Flaiano, né D’Alfonso né il sindaco Alessandrini si sono degnati di rivolgere un invito all’ex sindaco o comunque di prevedere uno spazio per l’opposizione di centrodestra, che ha partorito e cantierato l’opera”.