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Pescara, il Comune al Ministero per il futuro dello Stadio e del Polo culturale-sportivo

Pescara. Il Comune di Pescara al Ministero dei Beni culturali per il tavolo tecnico convocato per discutere sulle prospettive dello Stadio Adriatico Cornacchia e più in generale della riqualificazione e rilancio dell’intero comparto sportivo nell’area Sud della città.

L’amministrazione comunale era rappresentata dall’assessore allo Sport, Giuliano Diodati, da quello allo Sviluppo del territorio, Stefano Civitarese Matteucci,  e dai due direttori rispettivamente dell’area amministrativa e tecnica Dezio e Vespasiano.

Il Comune ha illustrato la strategia territoriale delineata nel documento “Pescara, città della conoscenza e del benessere. Indirizzi strategici per il governo del territorio” approvato dal consiglio comunale a febbraio.

“L’indirizzo – spiegano gli assessori – individua tra i progetti strategici prioritari, in quanto ad alto valore aggiunto, un Polo della cultura e della conoscenza, quale nuovo modello di area urbana, nella quale la contaminazione tra il mondo universitario e le componenti economiche, sociali, culturali cittadine diano vita a un city campus in cui formazione, ricerca, innovazione, start up, attività ricreative, culturali e sportive divengano gli elementi della reinterpretazione non solo del rapporto università-città, ma anche del rapporto tra diversi tipi di utenze (studenti universitari e non, famiglie, società e federazioni sportive, etc.) e le strutture dedicate allo sport, poste immediatamente a ridosso dell’attuale sede dell’università”.

“In questa ottica – aggiungono – l’attenzione è stata spostata dalla questione della trasformazione dello stadio Adriatico in impianto adatto a ospitare il solo calcio professionistico secondo gli esigenti criteri Fifa in vigore dal 2021, anche secondo il Ministero assai difficilmente compatibile con la conservazione dei valori protetti dalla natura di bene culturale impressa sullo Stadio, al più ampio scenario strategico prospettato, che nel masterplan allo studio da parte dell’Amministrazione comunale si estende a tutta la porzione di città che giunge a lambire il confine sud. Tutti gli attori in campo, intervenuti alla riunione, tra cui la Pescara Calcio, hanno convenuto che entro questo più ampio e articolato scenario potranno trovare posto tanto l’obiettivo di una gestione degli impianti sportivi pubblici che sia volta a dare risposta alle esigenze sociali legale all’attività sportiva tenendo conto degli equilibri finanziari del Comune, quanto l’obiettivo di dotare la città di uno stadio dedicato al calcio professionistico da localizzare in un’altra area”.

Il tavolo ha deciso di riconvocarsi a metà luglio per approfondire, anche in termini operativi, i possibili percorsi procedurali e operativi. Lunedì prossimo, al rientro del sindaco dalla Cina, verranno illustrate in conferenza stampa le ipotesi contenute nel citato redigendo masterplan del polo culturale-sportivo di Pescara Sud.