“Gianpaolo Pansa nel suo ultimo libro (‘Tipi sinistri’) – osserva Molinari – ha scritto qualcosa che mi ha colpito: ‘Ormai non vado più al seggio elettorale. E se mi capita di andarci, metto nell’urna una scheda bianca. Non sono né di destra né di sinistra né di centro. Insomma non sono più di nessuno’. Questa affermazione mi fa pensare a quei sedici milioni di italiani che sembra abbiano deciso di non andare a votare. Il partito degli astenuti cresce sempre di più. E rischia di diventare il maggior partito. E questo non è bene. La strada che porta ad una vera società democratica è sempre lunga e difficile. Ed è una strada costruita non solo con i sacrifici di tanti uomini e donne amanti della libertà ma anche con il sacrificio della vita di molti che si sono spesi per una società più giusta e democratica. Il ‘voto’ – per Molinari – è un momento importante nella vita di ogni democrazia. Anche in Italia. Anche nella nostra città e nel nostro territorio, in questi giorni. Avevo scritto alcuni mesi fa una preghiera per il sindaco – ricorda – con il chiaro proposito di non ritornare più sull’argomento. Ma il susseguirsi degli scandali che riguardano i partiti fa crescere paurosamente l’antipolitica. E i partiti, purtroppo, sembrano non accorgersene. C’è stato in passato un referendum, nel quale i cittadini si sono espressi chiaramente contro il finanziamento pubblico dei partiti. Ed ora che era capitata un’occasione storica per rinunciare a questo finanziamento essi hanno inventato tanti sofismi per mantenere in pieno questi esagerati rimborsi alla politica. Come giustamente ha scritto un quotidiano, dovendo scegliere tra i soldi e gli elettori, ancora una volta i partiti hanno scelto i soldi”. Per l’arcivescovo “la politica ha perduto dignità e credibilità. Ma una vera democrazia non può fare a meno della politica. Ed esiste, almeno per i cristiani, una politica che è autentica ricerca del bene comune. Anzi, per dirla con Pio XI (ricordato poi da Paolo VI e Giovanni Paolo II) per il cristiano la politica è la forma più attuale, moderna, ampia ed efficace della carità. Ecco perché il cristiano non è uno che si astiene. Ma uno che entra nell’impegno politico con determinazione, competenza, con passione e con la certezza che una societa’ piu’ giusta si costruisce con il contributo di ognuno. Perciò – rileva infine monsignor Molinari – non andare a votare o votare scheda bianca sono scelte che non si addicono al cristiano”.