“La maggioranza che governa l’istituzione Provincia”, ha scritto in una nota Renzo Di Sabatino, “è una maggioranza di centro sinistra che si è nettamente affermata anche grazie al contributo di Abruzzo Civico ed è evidente che nel mio agire ne ho dovuto tener conto sia per correttezza personale sia per correttezza politica”.
E prosegue con l’assicurazione di voler onorare la richiesta pervenutagli dal Partito Democratico di rivedere la scelta del vicepresidente, seppur auspicando ancora un accordo con Abruzzo Civico che però “rientra nella specifica e autonoma area di azione dei partiti”, “con i tempi e i modi che la complessità delle relazioni politiche consentono e con l’unico obiettivo di mantenere salda la maggioranza ed evitare ripercussioni negative sull’istituzione pubblica in un momento nel quale il tema delle alleanze non è certo un problema della Provincia di Teramo o di Renzo Di Sabatino ma investe tutti i partiti, PD compreso, come dimostra il tema caldo della scelta del sistema elettorale.
E, quasi a togliersi un sassolino dalla scarpa per la fuoriuscita di Verna dal gruppo “La Casa dei Comuni”, Di Sabatino aggiunge come sia stato difficile far fronte negli scorsi due anni e mezzo ad un quadro legislativo e finanziario assolutamente confuso che sta mettendo in ginocchio tutte le Province italiane. Senza dimenticare la sequenza di calamità naturali, con il risanamento dei conti e l’apertura di innumerevoli cantieri e il ritorno in agenda di temi importanti quali il lavoro e l’impresa con risultati non disprezzabili.
“Questi i temi” conclude il presidente, “che vorrei vedere al centro di una riflessione politica, e con un po’ di presunzione, credo che anche per i cittadini siano decisamente più interessanti”.