Il Consigliere regionale di Sinistra Italiana Leandro Bracco ha così raccolto l’appello lanciato già numerose volte alle istituzioni da Cristina Santella, membro della segreteria della Fillea Cgil di L’Aquila e vice presidente della Cassa Edile.
“Una legge di congruità è necessaria per ridare linfa a tutte le attività complementari riguardanti la formazione e la sicurezza dei lavoratori, per mettere in campo risorse umane sufficienti a recuperare l’evasione contributiva e fiscale oltre che per arginare il fenomeno del caporalato – afferma Bracco –
E’ inoltre basilare perseguire con efficacia ogni forma di elusione di quelle imprese che applicano contratti diversi dall’edilizia pur partecipando ad appalti concernenti lavori edìli o prevalentemente edìli”.
“Fino al 31 dicembre 2016 – prosegue l’esponente di Sinistra Italiana – l’unico strumento a disposizione per osservare la ‘buona condotta’ delle imprese e la legittimità degli importanti e costosi interventi pubblici sulla ricostruzione è stato il D.U.R.C. (Documento Unico di Regolarità Contributiva).
L’affievolirsi delle conseguenze di carattere finanziario tramite l’utilizzo di strumenti alternativi al Durc-Ricostruzione Abruzzo e la totale depenalizzazione dei reati legati alla contrattualistica del lavoro – continua il Consigliere – alimenta il fenomeno elusivo che in passato era fisiologico ma oggi comincia ad affermarsi in maniera più consistente con tutte le conseguenze negative che si ripercuotono sul settore a causa di un quadro normativo meno severo e sicuramente depotenziato che rende pressoché inconsistenti e irrilevanti le attività messe in atto dagli organi di vigilanza rispetto a ben altro impegno che la realtà richiederebbe”.
“Poiché il governo non ha ritenuto importante mantenere questo documento a livello nazionale – conclude Leandro Bracco – l’unica salvezza, nel cantiere più grande d’Italia, non può che essere l’elaborazione e approvazione di una legge regionale che tuteli i lavoratori e le imprese che si mettono in regola.
Nel nuovo cratere che interessa Lazio, Abruzzo, Umbria e Marche, l’unica regione che lavorerà con il controllo sulla congruità è la Regione Umbria che si è dotata di una legge ad hoc dopo il terremoto che la colpì alla fine degli anni ’90. Per il cratere, a distanza di otto anni dal sisma, ancora non esiste un provvedimento legislativo che contrasti il lavoro nero e irregolare”.
“Raccolgo l’iniziativa della Cgil e del collega Bracco e assicuro tutto il mio appoggio e la mia collaborazione per la redazione e l’approvazione di una legge che nella nostra regione tuteli a tutto campo i lavoratori nell’ambito della ricostruzione, dove rivendichiamo con orgoglio l’applicazione delle migliori tecnologie e innovazioni nel campo dell’edilizia”.
Lo afferma in una nota il consigliere regionale e Presidente della II Commissione Permanente ‘Territorio, Ambiente, Infrastrutture’, Pierpaolo Pietrucci, sottolineando che “non c’è progresso vero, ho imparato, se i diritti non sono garantiti, a cominciare da quelli dei lavoratori. Se un provvedimento del genere è stato sperimentato con successo in Umbria, è possibile applicarlo anche in Abruzzo”.