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Chieti, Febbo su Project Financing: ‘La Regione approva una delibera illegittima’

Chieti. “La vicenda relativa al Project financing si aggiunge di un ennesimo e oscuro capitolo da rendere la storia del Clinicizzato di Chieti sempre più simile a quella di un bestseller giallo dove il protagonista continua a lavorare in maniera indisturbata ed a proprio piacimento”.

 Questo il commento del Presidente della commissione Vigilanza e consigliere regionale Mauro Febbo che sottolinea come “nell’ultimissima delibera, numero 277 del 25 maggio, approvata dalla giunta regionale, vengano assunte ancora decisioni illegittime e poco chiare. Infatti con l’atto, avente per oggetto propria la nuova procedura ex art. 153 (Codice degli Appalti) per la concessione relativa alla progettazione definitiva ed esecutiva, alla esecuzione dei lavori di nuova costruzione, demolizione e ristrutturazione dell’Ospedale clinicizzato SS. Annunziata e la valutazione di Pubblico interesse alla proposta presentata dal costituendo raggruppamento temporaneo di imprese Maltauro e Novicelli, si cambiano di nuovo le carte in tavola. Adesso, addirittura, come si legge nel  dispositivo della delibera di giunta, si da mandato al neo Direttore generarle Rivera affinché provveda ad individuare, tra le professionalità apicali della struttura organizzativa regionale, la figura del Responsabile del Procedimento il quale a sua volta potrà proporre la nomina di altre professionalità che lo supportino nella disamina delle problematiche tecniche, finanziarie e giuridiche relative alla valutazione della proposta avanzata dalla Maltauro. Praticamente D’Alfonso, solo dopo pochi giorni (15 maggio 2017) butta nel fiume la commissione mista tra Asl e Regione, voluta dallo stesso, e procede a proprio piacimento calpestando norme, regole e qualificati pareri. Il codice degli appalti prevede il termine di tre mesi entro il quale il Rup deve trasmettere tutte le valutazioni al fine di dichiarare la pubblica utilità dell’opera, termine scaduto il 15 maggio scorso. Adesso nella delibera viene indicato un nuovo termine del 30 giugno 2017, entro il quale il Rup deve trasmettere la predetta dichiarazione al Direttore generale della Regione, questo nuovo termine è assolutamente  in contrasto con la normativa vigente (codice degli appalti) e non trova alcuna giustificazione tecnica e/o giuridica. Poi chi è o chi sarà il Rup? È l’ingegnere Primavera come riportato nelle ultime dichiarazioni del Presidente D’Alfonso o altro dirigente della Regione? Con quale atto è stato nominato e perché nonostante il nome circoli da giorni non viene riportato o indicato nella delibera. Poi, sempre al punto 3 del deliberato, si legge che Rup ‘trasmetterà le valutazioni e le eventuali modifiche della proposta formulata dal soggetto proponente’. Quali modifiche? Una eventuale modifica determinerebbe una nuova proposta ed in quanto tale sarebbe inammissibile e improponibile, è il nostro codice civile che ci insegna come una modifica di un contratto comporta una novazione dello stesso, allora l’iter valutativo inizia di nuovo per un nuovo progetto”.

 “Infine – ribadisce Febbo – è assolutamente inconcepibile oltre che illegittima  che la Regione si sostituisca alla ASL per dichiarare la pubblica utilità del project financing. Questo è un atto che spetta esclusivamente alla stazione appaltante”.

 “Pertanto – conclude Febbo – rimango sempre più allibito e sconcertato dagli atti approvati da questo esecutivo regionale con il silenzio assenso delle istituzioni politiche e non. Quindi non escludo di ricorrere e presentare incisive azioni legali attraverso le autorità competenti con lo scopo di fermare l’azione di questo governo regionale che fino ad oggi ha lavorato solo a discapito della  sanità teatina, di quella dell’area metropolitana e si quella abruzzese”.