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Pescara, multe per l’isola pedonale ‘tutte da annullare’

Pescara. Dopo le polemiche sui reali effetti del giovedì ecologico, l’opposizione discute le multe, circa 100, inflitte ai pescaresi ostinati a violare l’isola pedonale voluta dall’assessore Fiorilli. Secondo il Pd, e una sentenza della Cassazione, sarebbero da annullare.

Da una parte Fiorilli, assessore alla Mobilità fautore dei giovedì ecologici, a gridare al miracolo paragonando i livelli di Pm10 tra il primo e il secondo giovedì senza traffico; dall’altra il Pd, con il segretario cittadino Stefano Casciano a chiederne le dimissioni dopo il confronto peggiorativo dei livelli del mercoledì 28 (con) e del giovedì 29 marzo (senza auto). Polemica della scorsa settimana; oggi è invece il consigliere comunale Antonio Blasioli, sempre Pd ed ex assessore al Traffico, a puntare il dito su un altro grande tema protagonista della giornata di isola pedonale: le multe. Sono state circa un centinaio quelle elevate dagli intransigenti vigili urbani piazzati a sorvegliare i confini transennati della zona preclusa ad auto e scooter nei confronti dei pescaresi che, ostinatamente, li hanno violati.

Ad 80 euro l’una, più alcune aggravanti per guida senza cinture o per l’uso del cellulare, l’introito delle casse comunali è sicuramente un risultato allettante quanto la risoluzione del problema smog, ma per Blasioli quelle multe sono tutte assolutamente illegittime. “E’ la stessa Cassazione”, dice il consigliere , con sentenza 23661/2009 ad aver chiarito che, ove con delibera della giunta comunale, si provveda a prolungare, in un determinato periodo dell’anno, l’orario della zona a traffico limitato, il Comune deve darne idonea pubblicità, modificando la segnaletica posta all’ingresso dei varchi o in altri modi considerati dalla normativa equipollenti, in modo che l’utente sia adeguatamente informato del provvedimento“. Irregolari, quindi, sarebbero le segnaletiche e non chi ha ignorato transenne e vigili adducendo il disco rotto del “non lo sapevo” come scusa per alimentare la vana speranza di accorciare di qualche chilometro il percorso da casa a lavoro, evitando le code formate nella cintura attorno all’isola pedonale. “La massima ben si adatta”, insiste Blasioli richiamando la sentenza, “alla realtà locale laddove si pensi che nessun cartello era stato apposto ai varchi nelle 48 ore prima dell’entrata in vigore del divieto di transito, né alcun cartello era dato rinvenire all’interno dell’isola pedonale”. Da qui alcuni consigli dall’ex incaricato alla mobilità cittadina, pronto a chiede l’audizione del Comandante della Polizia Municipale Maggitti in ordine al comportamento che s’intende adottare: “Realizzare cartelli fissi all’ingresso di ogni strada prima di effettuare le domeniche ecologiche, ma ciò non è successo questa volta dimostrando ancora approssimazione, inesperienza e soprattutto creando danni ai cittadini di Pescara che ora si vedono costretti ad impugnare le multe. Per l’Amministrazione Comunale deve agire in autotutela per l’annullamento di quelle multe che graverebbero altrimenti i residenti della necessità di fare ricorso dinanzi al Giudice di Pace di Pescara e l’amministrazione di doversi difendere per multe oggettivamente nulle con la possibilità di essere condannati anche alle spese di giudizio”.

 

Daniele Galli