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Disagi trasporti e inceneritori: Lucia Proto contro le lobby nella Marsica

Avezzano. “Sono di questi giorni la gravi notizie che provengono dal mondo dei trasporti Abruzzesi: centinaia di studenti e pendolari lasciati sui binari ad Alanno perché le due uniche carrozze del treno non riescono a contenerli e, stesse scene, da tempo, anche nella Marsica, pullman dell’Arpa soppressi a Tagliacozzo, aumento del 10% delle Tariffe dal 1 aprile, caro carburanti, Tiburtina che frana a Scafa, futuro Piano Regionale dei Trasporti fatto solo di cemento (raddoppio sconsiderato dell’Autostrada Litoranea) e asfalto (inutili pedemontane e inutili tunnel vicini alle sorgenti del Pescara). Nel frattempo, l’assessore regionale dei Trasporti Giandonato Morra tace e acconsente”.

Lo ha dichiarato Lucia Proto del Comitato Pendolari 5:30, citando Cesare De Seta, Docente universitario di Architettura, che nel suo saggio “Città, territorio e mezzogiorno in Italia” dice: “che le strade abbiano costituito, e possano costituire, un fattore di generico progresso per le aree investite è fuori dubbio; quello che resta da dimostrare – ed i fatti molto spesso propendono a dirci il contrario – è il rapporto di causa ed effetto tra creazione di infrastrutture di collegamento e progresso economico”.
Lucia Proto lancia pesanti accuse alle “varie Comitive Spa, Famiglie Spa, Mafie Spa e Lobby Spa sono già impegnate da tempo, a spartirsi la nostra Regione a suon di “furbate” che tirano a destra e a manca il territorio abruzzese e marsicano, come fosse uno straccio; la popolazione: giovani, bambini, donne, vecchi ed adulti sono costretti ad un carosello che li coinvolge nella spirale che li porterà purtroppo, dovendo restare nel luogo, dritti dritti nel buco nero dell’inquinamento totale, quello, per intenderci, senza ritorno che aumenterà ulteriormente le malattie tumorali già da tempo in crescita nel nostro territorio Marsicano”. Il riferimento è ad un impianto di stoccaggio e trattamento rifiuti speciali previsto a Celano e sottoposto in questi giorni alla Verifica Impatto Ambientale della Regione Abruzzo.
“Nell’impianto di Celano verranno bruciati tutti i rifiuti non recuperabili e tossici provenienti da tutta Italia e forse anche dall’Estero, nonché quelli già presenti e “nascosti” da tempo nella piana del Fucino. Mentre è già funzionante una centrale a biogas ad Ortucchio e ne sono in fabbrica altre 4 sparse per tutta la Marsica. Sospesa per ora, forse, la realizzazione della Centrale a Biomasse Powercrop, in attesa di nuovi dati ambientali, mentre tutti i politici locali si rimettono nelle “mani dei tecnici” per fare cosa: un regolamento per la realizzazione di impianti a biomasse in tutta la Regione, senza che nessuno dei tanti candidati aindaci esprima un preventivo e netto rifiuto a tali realizzazioni. Tanto, come ora, i poteri forti hanno subito pronto un nuovo progetto di incenerimento rifiuti tossici che coinvolgerà negativamente tutti i paesi della Marsica e tutte le località montane limitrofe. Tutto questo porterà anche un pesante aumento dei traffici su gomma di camion che trasporteranno sostanze altamente pericolose e tossiche in giro per tutto il nostro territorio. Altro che produzione della carota IGP! Avremo sicuramente una nuova specie di carote, patate e insalata di tipo “nere”! Volete proprio distruggere tutto ciò che di buono è rimasto nella nostra terra e costringerci a morire intossicati o ad abbandonare le nostre case?”
Il Comitato Pendolari 5:30 invita tutte i cittadini a mobilitarsi, fermo restando che valuterà attentamente la possibilità di un ricorso al TAR per bloccare “questo piano nefando”. Nei prossimi giorni alcuni esponenti del Comitato saranno comunque nelle maggiori piazze dei comuni di Celano, Aielli, Cerchio, Collarmele e Pescina al fine di sensibilizzare e raccogliere il maggior numero di firme della popolazione per “il blocco di questo programma”.