Chieti, D’Amico (Pd): “La componente moderata della maggioranza ha battuto un colpo”

camillo-damicoChieti. Segni di cambiamento in Consiglio provinciale a Chieti.

Camillo D’Amico, capogruppo Pd e consigliere provinciale, rende noto che, nella giornata di ieri, durante la seduta sarebbe stata votata “un’inversione di ordine del giorno dei punti posti in discussione”.

Eppure, D’Amico racconta che si era convenuti sulla necessità di comprimere i tempi per discutere più ampiamente la questione dei debiti fuori bilancio. “Non si può, però, sottacere l’aspetto politico più rilevante accaduto oggi” sottolinea, inoltre, il consigliere provinciale, “ossia che la componente moderata della maggioranza ha finalmente battuto un colpo. Speriamo che questo in futuro la rinsavisca dalla sacche estreme in cui si era cacciata ed era palesemente ostaggio”.

In Consiglio, pertanto, sarebbe stato deciso il rinvio e l’apertura di una proceduta che verifichi l’obbligo di pagamento per quanto riguarda questioni molto controverse: si tratta dell’Irap per i lavori interinale e dell’Ici al comune di Gissi per il suo Istituto Commerciale. “Sull’Irap” spiega Camillo D’Amico “noi abbiamo sempre sostenuto la necessità di porre un preciso quesito all’Agenzia delle Entrate. Ci chiediamo se sia, infatti, effettivamente dovuto, perché il contratto formale sottoscritto è in capo alla società di somministrazione l’interezza dei costi. Per l’I.C.I., invece, crediamo che non sia un onere dovuto per l’ente, in quanto richiesto per immobili che sono finalizzati all’esercizio istituzionale della provincia”.

L’opposizione reputa un segno di apertura la decisione del rinvio. Appunto per questo, D’Amico sottolinea che “è rilevante soprattutto sotto l’aspetto squisitamente politico perché, l’area moderata s’impone verso la prepotenza e l’arroganza di quella più estrema della coalizione di centro-destra e palesa che, quando vuole, ha motivazioni e forza politica per non esserne vassalla subendone supinamente qualsiasi volontà”. L’auspicio è quello di avviarsi verso una stagione di maggiore collaborazione e rispetto istituzionale. “Altrimenti” conclude il consigliere provinciale “saremo costretti sempre di più verso scelte forti e aventiniane, che non si limiteranno più alla mera denuncia sui media, ma a forti iniziative di mobilitazione ed informazione che svilupperemo sul territorio con un deciso peggioramento del governo stesso del consiglio e delle commissioni consiliari”.


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