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Elezioni Sulmona, nasce tavolo di lavoro riformista e progressista

Sulmona. Da una serie di incontri ha preso il via a Sulmona un “Tavolo di lavoro riformista e progressista” per la stesura di un programma in vista delle prossime elezioni comunali.

L’iniziativa è di P.S.I. e SEL e ha visto anche la partecipazione a titolo personale di Teresa Nannarone e Luigi Santilli. L’obiettivo è quello di elaborare una proposta per il rilancio di Sulmona a cui dovrà ispirarsi l’azione della prossima amministrazione comunale.

“Nella consapevolezza che la città subisce, più pesantemente di quanto accada nel resto del paese, una gravissima crisi economica – si legge in una nota -, alle prossime elezioni amministrative o si creerà l’occasione per svoltare e rilanciare Sulmona oppure si rischia di decretarne definitivamente il declino sociale e economico. Fermo restando la difesa ad oltranza dei presidi istituzionali e delle strutture produttive e la tutela degli attuali livelli occupazionali scongiurando ulteriori tagli, soppressioni e chiusure, si rende necessario individuare altre priorità soprattutto nei settori del turismo e della cultura, dell’ambiente, delle piccole e medie imprese, dell’agricoltura di qualità e delle politiche del territorio”.

I partiti rendono noto che il tavolo è aperto alla partecipazione, all’apporto e al contributo di tutte quelle forze politiche e di quelle organizzazioni della società civile e dei singoli cittadini che riterranno di condividere o di riconoscersi nel progetto “ben sapendo – precisano – che è ispirato ad una linea politica riformista e progressista che privilegia il ruolo della politica e del confronto democratico rispetto ai disegni individuali ed agli interessi particolari, anche nella consapevolezza che per rilanciare la città non basta vincere le elezioni ma bisogna anche vincere la scommessa della governabilità. E pertanto non sarà sufficiente costruire una semplice alleanza elettorale ma bisognerà costruire un patto politico che si assuma la responsabilità di governare la città. Allo scopo di costruire una tale realtà politica si ritiene che le elezioni primarie possano essere un forte momento di democrazia diretta, vista anche la grave crisi di rappresentanza dei partiti tradizionali, tuttavia nel caso in cui si riesca in quest’ultimo anno a coinvolgere un ampio schieramento su un programma condiviso e si realizzino condizioni di convergenza si potrà procedere anche alla designazione di un candidato unico di coalizione senza fare ricorso alle primarie”.