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Bracco: ‘Amianto al centro di salute mentale di Chieti’

Chieti. Dal Consigliere regionale Leandro Bracco riceviamo il seguente comunicato: “Sul tetto del centro di salute mentale di Chieti c’è dell’amianto. Si tratta di un palazzo che si trova nel cuore della città, a due passi dalla sede della polizia locale di via Nicolini, vicino a un asilo e agli uffici del Comune. A quanto pare, però, la Asl si rifiuterebbe di toglierlo e anzi lo vernicia.

 Così magari lo nasconde meglio? È inaccettabile. I cittadini che protestano vanno rispettati ma soprattutto ascoltati e per questa ragione bisogna intervenire subito”. Il Consigliere regionale di Sinistra Italiana Leandro Bracco interviene sull’allarme dei residenti della zona che insiste su via Amendola a Chieti. “Per sua natura l’azienda sanitaria pubblica – continua Bracco – dovrebbe fornire garanzie riguardo la salute dei cittadini. Quanto però accade nel capoluogo chietino è a dir poco singolare. Più volte è stato scritto alla Asl per evidenziare che il tetto è oramai fuori legge da ben 25 anni. Il caso è stato raccolto da un Consigliere comunale chietino su segnalazione di diversi cittadini. L’azienda sanitaria locale, nonostante ammetta la presenza dell’amianto, continua a rispondere affermando che vengono svolti monitoraggi e controlli continui e dunque non c’è alcun rischio di inquinamento. A metà aprile scorso, il Consiglio comunale ha votato una mozione che impegna l’amministrazione a fare il possibile affinché la Asl bonifichi l’area, smantellando e avviando allo smaltimento tutto l’amianto. Qui, però, arriva il paradosso. Come riporta la stampa locale, il giorno prima l’area con l’amianto è stata verniciata.

 La legge – prosegue l’esponente di Sinistra Italiana – vuole che sia proprio la Asl a controllare e chiedere la bonifica delle strutture che presentano ancora dell’amianto il quale, qualora si deteriorasse, diverrebbe tossico e dunque nocivo per l’uomo. A nome di tutti i cittadini che hanno fatto sentire con fermezza la propria voce, chiedo che quanto prima venga fatta luce sulla vicenda e che il tetto venga smantellato e messo in sicurezza senza perdere ulteriore tempo”.