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Avezzano, tre campus in periferia: cemento, traffico ed abbandono del centro storico

Avezzano. “Non bastava lo stato degradato dei trasporti regionali, ora il virus ha contagiato anche Avezzano. La recente sconsiderata delibera dei tre campus periferici, per le scuole elementari e materne, ha innescato un meccanismo che svuoterà di vita reale il centro storico ove, per accompagnare i bambini a scuola, si accedeva in gran parte a piedi ed il traffico era solamente un pò più intenso solo nelle ore di entrata e uscita dei ragazzi”. Lo hanno scritto in una nota Lucia Proto, IdV e Comitato Pendolari 5:30,  la professoressa Patrizia de Michelis, Augusto di Bastiano dell’associazione consumatori e Claudio Palazzi di Italia Nostra.

“L’ultimo consiglio comunale, invece di decidere in via preliminare e logica sui trasporti pubblici cittadini, ora semplicemente ridicoli (carenza di mezzi, non c’è un autobus elettrico, né una navetta per il centro), ha approvato – continua la nota – il solito piano milionario cementificante senza corredarlo di un opportuno piano progettuale della viabilità che costringerà le famiglie ad utilizzare le proprie auto per accompagnare i figli a scuola. Soldi in più da spendere per i carburanti, ormai carissimi, tempo in più perso per portare i propri figli a scuola in località ora desertificate, prive di qualsiasi altro servizio  ed attività, inquinamento atmosferico che aumenta. Tale decisione ha il solo scopo, visto che è stato approvato anche il cambio di destinazione delle zone limitrofe, di creare le premesse per un’altra mastodontica speculazione edilizia di inutile insediamento residenziale anche in queste zone, vedi il Piano Strategico Celano-Avezzano per il momento riposto in un cassetto in attesa, probabilmente, che i rumors su Ecosfera si attenuino,. Non era necessario, perché ormai a tutti è noto l’esubero di fabbricati, nella Città, in vendita e in affitto, rispetto al numero dei residenti e alla attuale e futura domanda”.
Secondo i quattro firmatari del documento “la metà dei circa 40 milioni di euro necessari per tale cementificazione arrivano dal finanziamento di interventi di ricostruzione e messa in sicurezza degli edifici scolastici danneggiati dal terremoto del 6 aprile 2009, per i quali il commissario delegato per la Ricostruzione ha emanato ben due decreti, il secondo dei quali a detta dei tecnici del Comune di Avezzano permetterebbe ai Comuni di decidere autonomamente circa il  loro utilizzo. Ma la sostituzione edilizia, che non è adeguamento a un piano di sicurezza, deve essere autorizzata sulla base di criteri, dati economici e tecnici assolutamente ad oggi non comprovati, visto che molte relazioni sulla situazione delle scuole non sono ancora completate. L’artivcolo 7 del Decreto Commissariale recita “il piano rimodulato è tempestivamente comunicato al Commissario Delegato per la conseguente approvazione” e, allora, su cosa si basano le delibere comunali che asseriscono un finanziamento dato per scontato a sostegno dei 3 vagheggiati campus? Dov’è l’approvazione? Dov’è la verità?”
Dura critica alla giunta Floris che “invece di battersi affinché Avezzano possa svilupparsi con attività economiche, servizi e possa avvicinarsi sempre di più a Roma con adeguati trasporti pubblici, per facilitare la vita ai pendolari o per non svuotare la città con l’emigrazione, pensa in fretta a modificare la destinazione d’uso di aree inedificabili per poterle lottizzare al più presto. Anche così, forse, per favorire, in vista delle elezioni, qualche amico, proprietario dei terreni? Occorrerebbe invece, il consolidamento e restauro del patrimonio storico esistente e l’eventuale miglioramento e sviluppo dei servizi, per attirare nuovi residenti e imprenditori. Con costi molto inferiori ad esempio, si poteva: restaurare l’ex-asilo adiacente alle scuole corradini, da anni tenuto in una situazione di sconcio e degrado soprattutto all’esterno; immagine disdicevole per un centro città e vergognosa per chi l’ha amministrata, insieme a tutti i marciapiedi e le strade che portano alle nostre Scuole Materne, tipo quella di Via Salto. Si continua così con la politica “lobbistica” che fa girare denaro fra avventurose operazioni bancarie e traffici “poco chiari”. Questa ultima operazione pseudo urbanistica, altro gioiello insieme a tutte quelle  altre disinvolte bocciate in precedenza, renderà difficile la vita ai residenti del centro e aumenterà il traffico periferico. E, il cosiddetto “miglioramento del complesso Corradini” da destinarsi a Galleria e “Salotto” di Avezzano, aumenterà i fatti poco raccomandabili che già da tempo, accadono nel locali pubblici,  a causa del richiamo anche della malavita notturna. Tutto questo a discapito della qualità della vita e della dignità dei cittadini di Avezzano Centro e a soli due mesi dalle elezioni. Tutto da lasciare in eredità o come cambiale alla “nuova” o “rinnovata” giunta”.  L’appello ai partiti politici e alle associazioni cittadini: “Qualcuno li fermi o li freni: perché questa urgenza? Si dovevano forse pagare i progettisti o come ha fatto la Provincia, hanno già espletato gli appalti e “trovato” le ditte per iniziare i lavori?”