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Città Sant’Angelo, fanghi a Piano di Sacco: “Permesso Via solo su scarico nel fiume”

Città Sant’Angelo. Si è tenuta ieri in Regione la tanto attesa iunione sul progetto dell’impianto di trattamento fanghi in località Piano di Sacco di Città Sant’Angelo.

All’incontro erano stati invitati i rappresentanti istituzionali dei Comuni del territorio, la Provincia di Pescara, comitati civici e le associazioni interessate alle ricadute ambientali dell’impianto sul territorio, preoccupate dopo il permesso rilasciato dal comitato Via della Regione.
Oltre al Comune angolano hanno raccolto l’invito i Comuni di Castilenti, Elice, Picciano, Collecorvino, Castiglione Messere Raimondo e Montesilvano, e le associazioni SOS Territorio, Ripammare e La Nostra Terra. Hanno inoltre partecipato funzionari tecnici della Provincia di Pescara e del Comune di Città Sant’Angelo.
“Il parere reso nei giorni scorsi dal comitato Via – ha chiarito il Sottosegretario regionale all’Ambiente Mario Mazzocca, – riguarda esclusivamente l’impianto di depurazione delle acque di scarico nel fiume Fino”.
“Sul progetto complessivo – continua Mazzocca – il Comitato VIA ha opportunamente specificato nel parere che le previsioni progettuali devono attenersi nei quantitativi e nelle superfici a quelle assentite nel febbraio 2013; ha inoltre evidenziato per inciso la necessità di una verifica (da parte del servizio regionale competente) della attuale efficacia di detto provvedimento, tenendo conto che nel frattempo era intervenuto un atto di sospensione dei lavori da parte del Comune”.
“Vorrei inoltre sottolineare – incalza Mazzocca – che l’area è urbanisticamente a vocazione industriale e su questo punto il Comitato VIA non può che attenersi al dato documentale che, peraltro, è di competenza della Provincia di Pescara che, se voleva, nei mesi precedenti il 2013 poteva tranquillamente disporre la riclassificazione dell’area, riportandola alla destinazione agricola”.
“Pertanto – conclude il Sottosegretario – abbiamo unanimamente condiviso una strategia tesa al puntuale approfondimento delle questioni sollevate, sia sul piano legale ed amministrativo in relazione agli atti sinora emessi, sia sotto il profilo tecnico in ordine ad un’ipotesi di revisione dei pareri, e sia in ordine alle modalità e tempi procedurali sinora maturati. Proprio in relazione a quest’ultimo punto, sia il Comitato VIA regionale che il sottoscritto hanno invitato i competenti uffici regionali a scandagliare l’intero procedimento formativo per verificare la sussistenza dei requisiti di validità dell’atto autorizzativo principe risalente al febbraio 2013”.
Resta, comunque, attivo il fronte di chi tenta di fermare ancora il progetto della ditta Nicolaj: diverse le idee emerse, non solo un possibile ricorso al Tar, “ma soprattutto l’opportunità di rivalutare la validità  dell’autorizzazione regionale”, spiega il vice sindaco di Città Sant’Angelo, Alice Fabbiani, che conferma “la volontà  di non arrendersi a questi insediamenti  sul territorio angolano, continuando a collaborare con le associazioni e i partiti disponibili a risolvere questo problema”.