Chiusura distaccamento forze dell’ordine a Vasto ed Ortona, Smargiassi interviene in Consiglio Regionale

Vasto. Depositata questa mattina la risoluzione che contrasta la decisione del capo della polizia di chiudere il distaccamento polizia stradale di Ortona e la sezione polstrada di Vasto. A depositare l’atto è stato il consigliere regionale Pietro Smargiassi del M5S.

 “Il provvedimento è assolutamente anacronistico e non in linea con le attuali esigenze di sicurezza invocate dai cittadini del territorio” commenta il consigliere 5 stelle “a fronte dei continui fatti criminosi che stanno interessando la zona in maniera costante questa scelta rappresenta un danno incredibile alla cittadinanza. La risoluzione che ho posto all’ attenzione della V^ commissione consiliare” continua Smargiassi “è in linea con le preoccupazioni emerse da più parti, non ultime quelle evidenziate nel corso del recente convegno sulla sicurezza e legalità, tenutosi a Vasto, dove anche  il Procuratore Nazionale antimafia Roberti ha avuto modo di chiarire come occorra maggior attenzione verso l’evoluzione della criminalità organizzata in Abruzzo”.

 ” Per questo motivo  il provvedimento di soppressione  dei presidi di Vasto ed Ortona appare distante dalle attuali preoccupazioni dei cittadini.  Spero che la mia iniziativa, come anche quelle che verranno poste in essere da altri, come ad esempio dall’avvocatura comunale di Vasto su impulso del sindaco Menna, possano servire a mantenere in vita un servizio avvertito come necessario ed importante dalle comunità locali. Occorre dare una risposta forte alla malavita che sembra trovare nel nostro territorio terreno fertile e per certi versi impreparato. Siamo d’altro canto preoccupati dal crescente senso d’impotenza dei cittadini  che non vorremmo diventasse rassegnazione. Ritengo che solo un numero crescente di forze dell’ordine sul territorio, il tornare indietro su decisioni che paiono discutibili ed il supporto della politica alle forze di polizia, siano le prime risposte che lo Stato debba dare.” Conclude Pietro Smargiassi.

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