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L’Aquila, Massimo Cialente vince le primarie del centrosinistra

L’Aquila. Il candidato Pd, Massimo Cialente, primo cittadino uscente, ha più che doppiato il suo diretto antagonista, il medico aquilano Vittorio Festuccia appoggiato da Sel e da Rifondazione. Alle primarie del centrosinistra, in programma ieri nel capoluogo abruzzese, hanno partecipato 5.007 persone e Cialente ha ottenuto 3.520 preferenze contro le 1.465 di Festuccia.

La percentuale è stata del 70,55 per il primo cittadino (sostenuto anche dai Socialisti e dai Comunisti italiani) e del 29,45 per il suo sfidante. Vista l’affluenza significa che “la città è viva”, ha commentato il parlamentare del Pd Giovanni Lolli. “Vorrei – ha aggiunto – che uno stessa partecipazione di elettori vada a votare il 18 marzo anche per le primarie del centrodestra. Sarebbe un nuovo segnale di vitalità”.
Per Cialente, che ora sarà impegnato a stilare un programma congiunto con lo stesso Festuccia, le primarie erano importanti “per sottoporre il mio operato all’esame dei cittadini; ed ho superato l’esame con il voto di 30 e lode. Tutto ciò serviva dopo questa sindacatura difficile, viste anche le critiche che si erano sollevate sulla mia presunta incapacità sulle questioni legate alla struttura tecnica di missione e commissariamenti. In campagna elettorale non ho mai parlato di Sel ma di quello che ho fatto per la città e quello che intendo fare”. Cialente ha annunciato l’intenzione di avere un “incontro con la maggioranza e con l’Api “che mi sostiene per preparare un elenco delle soluzioni che abbiamo”. Sulle elezioni amministrative, Cialente non ha dubbi: “Vincere al primo turno perché la città non si può permettere di perdere altri quindici giorni per i ballottaggi”. L’auspicio per il sindaco dell’Aquila è “che le persone si esprimano decisamente per me perché devo lavorare, avere le idee chiare. Il centrosinistra ha scelto un aquilano, il centro destra – ha concluso – vede il candidato Giorgio De Matteis scelto dal presidente Chiodi che è di Teramo e Properzi, da Filippo Piccone, ovvero Celano. Il centrodestra non c’e’ e non ha alcuna idea”.

 

Le reazioni.


Pierluigi Mantini, esecutivo nazionale Udc. Rallegramenti a Massimo Cialente per il successo nelle primarie ed un consiglio: ora non sia divisivo, meno di quattromila voti non bastano per governare la sfida storica della ricostruzione. A L’Aquila occorre creare le stesse condizioni che sostengono il governo Monti, più cultura tecnica e una vasta alleanza tra moderati e riformisti. In questo senso giudico la proposta civica e centrista di Giorgio De Matteis e le necessita degli aquilani che vogliono ritrovare speranza e futuro. Sarebbe invece inconcepibile un ritorno alla vecchia politica, destra contro sinistra, conflittualità e piccoli interessi. Stiamo lavorando con il governo Monti ad una nuova filosofia della ricostruzione e la campagna elettorale che si apre deve essere in sintonia con questo impegno perché L’Aquila è una grande questione nazionale.

 

Silvio Paoluccio, segretario regionale Pd. “La vittoria schiacciante di Massimo Cialente alle primarie dell’Aquila è la vittoria dei cittadini del nostro capoluogo, che credono che una ricostruzione economica e sociale della città è possibile con l’affidabilità, la testardaggine, il coraggio del sindaco uscente che ha saputo dare voce ai cittadini nei mesi dell’emergenza. È una vittoria di ampio respiro, popolare e partecipata, che deve spingere tutti, ora, a lavorare insieme per la vittoria alle elezioni. Forte di questo solido mandato popolare, Cialente ora potrà concentrarsi sulla partita decisiva, contando anche sulla mobilitazione di Festuccia e dei suoi sostenitori che vanno ringraziati. La vittoria di Massimo Cialente all’Aquila, per la sua portata simbolica e numerica, assume anche una valenza nazionale per il Partito Democratico, che vince le primarie con un distacco consistente in una delle città italiane più importanti fra quelle chiamate al voto in primavera. Di questo occorre dare merito al carisma di Cialente, ai dirigenti ed alla base del Pd aquilano. Ora occorre lavorare per concretizzare il risultato nelle elezioni”.

 

Massimo Carugno, segretario regionale Psi. Il Psi esprime la massima soddisfazione per il grande successo di Massimo Cialente nelle primarie dell’Aquila. Senza nulla togliere a Vittorio Festuccia, al quale va la piena stima, i Socialisti ritengono che per il lungo cammino percorso, specie dopo il tragico terremoto del 2009, Massimo Cialente sia l’unica vera candidatura a Sindaco dell’Aquila. Il Psi sosterrà con convinzione Massimo Cialente alle prossime elezioni cosi’ come la ha sempre sostenuto durante la attività amministrativa degli ultimi anni con l’assessore Marco Fanfani e con i tre Consiglieri Comunali Giancarlo Vicini, Gianni Padovani e Pasquale Corriere con la compattezza, la determinazione la chiarezza di idee e di azione di un partito “vero”, come i partiti dovrebbero essere, e come e’ il P.S.I., forse ormai unico nel panorama politico italiano. Ora è il momento di affrontare una seria e dura campagna elettorale per Cialente, per il Psi ma soprattutto per l’Aquila.

 

Marco Fars, segretario regionale Rifondazione Comunista e Francesco Marola, segretario provinciale Rifondazione Comunista. L’affermazione di Cialente nelle primarie di una parte del centrosinistra è un risultato prevedibile vista la sproporzione delle forze in campo. Vittorio Festuccia, indipendente, era infatti ufficialmente sostenuto solo da SeL con l’appoggio esterno di Rifondazione Comunista, che non ha sottoscritto il patto di coalizione per le primarie. In tal senso il 30% riportato da Festuccia va molto al di là della forza esprimibile da SeL e Rifondazione. L’affermazione di Cialente appare netta solo senza considerare alcuni aspetti che meritano un giudizio più articolato su queste primarie. Il primo è che queste primarie non risolvono i problemi in merito ai programmi e alla composizione dell’eventuale coalizione di centrosinistra. L’Italia dei Valori è al momento fuori dalla coalizione, Rifondazione Comunista sul merito dei programmi ha sollevato questioni su cui Cialente non ha dato ancora risposta. Il nostro appoggio esterno a Festuccia è stato infatti motivato dalla disponibilità dello stesso a portare dentro il dibattito i contenuti da noi proposti. Con soli due candidati, le primarie non hanno saputo coinvolgere movimenti e comitati che potevano arricchire il confronto; una critica che fin dall’inizio Rifondazione Comunista ha posto e a cui il PD ha risposto blindandosi attorno alla candidatura di Massimo Cialente, favorendo una sterile collocazione antipartitica di alcune liste civiche. Riguardo la partecipazione al voto, Cialente ha ottenuto circa 600 voti in più rispetto ai 2.900 che lo avevano visto vincitore 5 anni prima, quando era il candidato dei soli DS. La sensazione è quella di primarie un po’ asfittiche e concentrate più sulla figura del sindaco in carica che sulla partecipazione ai programmi, quindi una personalizzazione che occulta i problemi. Ci auguriamo che dopo queste primarie si possa finalmente discutere del merito dei programmi, rintracciando in essi l’unica strada che possa unire il centrosinistra per battere una destra, che nello specifico aquilano ha dimostrato tutta la sua subalternità al modello predatorio e spettacolare berlusconiano.