Elezioni L’Aquila, centrodestra e lista civica: ‘Di Benedetto si dimetta da GSA’

L’Aquila. “Le battaglie vanno combattute ad armi pari: Americo Di Benedetto si dimetta , o quanto meno si autosospenda fino al termine delle elezioni, da presidente della Gran Sasso Acqua”.

A chiederlo è la coalizione di centrodestra, che invita il candidato sindaco del centrosinistra ad abbandonare la poltrona di presidente del cda della Gsa, società che gestisce il ciclo idrico integrato.

“In vista delle elezioni amministrative che ci vedranno al fianco di Pierluigi Biondi, è necessario sollevare una questione di opportunità”.

“Se infatti le norme non richiedono le dimissioni dal ruolo di presidente dell’azienda pubblica è del tutto evidente che Di Benedetto, proprio in virtù della carica che riveste, parte con una posizione di vantaggio rispetto agli avversari e, nel rispetto di quello che una volta si sarebbe chiamato bon ton istituzionale, farebbe bene a fare un passo indietro”.

“Nel partito che per anni invocato la risoluzione del conflitto d’interessi, senza mai risolverlo (neanche quando era al Governo nazionale) – conclude la coalizione – le dimissioni da numero della Gsa sarebbero per Di Benedetto forse l’unico, vero, segnale di discontinuità rispetto a Cialente (che si dimise da parlamentare solo dopo essere stato eletto sindaco), mentre potrebbe, invece, emulare la senatrice Pezzopane che nel 2004, quando si candidò alle provinciali, abbandonò lo scranno di vice presidente del Consiglio regionale. A chi vorrà ispirarsi?”


‘La discontinuità in politica si misura dalle azioni e dalla pratica, non da vuote parole dette in una trasmissione televisive o durante un comizio elettorale. Discontinuità con il passato, ad esempio, significa prevenire ogni possibile conflitto di interessi, in una città, come L’Aquila, dove gli interessi di parte hanno negli ultimi anni penalizzato il bene comune.

Ci aspettavamo (si fa per dire) che quindi Americo Di Benedetto si dimettesse dalla carica di presidente di Gran Sasso Acqua Spa, consorzio pubblico di proprietà per il 46% del Comune dell’Aquila. E’ infatti lampante ed evidente l’inopportunità di essere contemporaneamente candidato sindaco e responsabile della stazione appaltante responsabile dell’appalto pubblico più imponente della ricostruzione post-sisma. Di Benedetto si deve dimettere ora perché, in quanto candidato, il suo incarico è politicamente e moralmente incompatibile.

Chiediamo agli aquilani e alle aquilane di diffidare di chi si riempie la bocca dei concetti di “discontinuità” e “rinnovamento”: il solo essere costretti a chiedere pubblicamente le dimissioni di Di Benedetto la dice lunga sul modo di fare politica dei “nuovi” personaggi del centrosinistra cittadino.

Tra noi e loro c’è un solco profondo: quello dell’interesse della comunità. L’Aquila Chiama, cambiamola insieme’, dichiara invece la lista civica L’Aquila Chiama, la cui candidata sindaco è Carla Cimoroni

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