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Pescara, evitare l’emergenza rifiuti

Pescara. Si lavora congiuntamente, fra Comuni e aziende per la gestione dei rifiuti, per evitare l’emergenza, ormai prossima, nel capoluogo e nella provincia pescarese. Stamattina un tavolo regionale ha visto il confronto di sindaci e Province, mentre domani l’assemblea dei soci di Ambiente Spa porterà avanti la strada del ciclo integrato.

Si continua a lavorare istituzionalmente per evitare la prossima emergenza rifiuti abruzzese, quella che potrebbe seriamente ricadere sulla provincia di Pescara. Un incontro si è tenuto oggi al Comune di Chieti, convocato dalla Regione Abruzzo tra il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, dall’Assessore Regionale all’Ambiente e la Gestione dei Rifiuti, Mauro Di Dalmazio, dall’Assessore Regionale all’Agricoltura, Mauro Febbo, dal Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, dal Sindaco di Pescara, Luigi Albore Mascia, dal Direttore Generale del Comune di Pescara, Stefano Ilari, e dal Direttore Regionale Antonio Sorgi. “E’ emerso un chiaro senso di responsabilità e collaborazione”, riferisce una nota del comune teatino, “le autorità istituzionali stanno valutando e individuando ogni possibile misura amministrativa o attività utile volta a prevenire il rischio di qualsivoglia emergenza in tema di rifiuti sul territorio di Pescara, pur nella volontà di non appesantire ulteriormente i territori interessati dai conferimenti”, spiega ancora la nota. Niente di troppo concreto, e nell’attesa di un successivo confronto già fissato per il primo marzo presso la sede della Regione Abruzzo, domani pomeriggio pesso la sala Figlia di Jorio della Provincia di Pescara, a partire dalle 15.30, si terrà l’assemblea dei soci di Ambiente SpA, la società pubblica dei Comuni pescaresi per la gestione dei rifiuti.

“Ci muoviamo nel rispetto di quanto stabilito e indicato dalla legge”, spiega Massimo Sfamurri, presidente del Cda, “e cioè che all’esaurimento ormai imminente di Colle Cese si trovi una soluzione presso la discarica pubblica più vicina, a partire da quella di Casoni nel territorio comunale di Chieti. D’altronde il territorio teatino già tratta i rifiuti dell’intera provincia di Pescara nell’impianto Tmb di Casoni. Il nostro obiettivo”, sottolinea Sfamurri, “è quello di evitare costi aggiuntivi per i Comuni e dunque per i cittadini, e rafforzare il criterio di governance regionale del sistema dei rifiuti: i Comuni pescaresi hanno permesso per anni ai municipi teramani di conferire, proprio nell’ottica regionale, i propri rifiuti nella discarica pubblica di Colle Cese. Nel breve periodo stiamo lavorando alla gara europea per la raccolta, il trasbordo, il trattamento ed il conferimento dei rifiuti, per giungere presto, così come negli impegni assunti dinanzi ai Comuni, all’implementazione e allo sviluppo del ciclo integrato dei rifiuti e consentire alla nostra provincia di razionalizzare i costi e trasformare i rifiuti da ‘problema’ a ‘risorsa’”. Alla riunione di domani, assieme ai soci – 41 Comuni del Pescarese e la Comunità montana Vestina – sono stati invitati anche il presidente della Regione Gianni Chiodi e l’assessore regionale all’ambiente Mauro Di Dalmazio, oltre che il dirigente del Servizio gestione rifiuti della Regione Franco Gerardini e l’Amministrazione provinciale di Pescara.

 

Daniele Galli