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Provincia di Chieti, D’Amico (Pd) chiede costituzione Commissione Pari Opportunità

Chieti. Il capogruppo del Pd in Provincia a Chieti, Camillo D’Amico, ha scritto una lettera al presidente della Provincia Enrico Di Giuseppantonio, al presidente del Consiglio Provinciale Enrico Rispoli e al presidente della Commissione Consiliare “Statuto e Regolamenti” per la costituzione della Commissione “Pari Opportunità”.

“La proposta, dopo diverse mie insistenze, fu portata all’attenzione della commissione consiliare Statuto e Regolamenti  – ha detto D’Amico nella lettera – che l’esaminò e non si trovarono palesi ostilità da alcun gruppo consiliare ivi rappresentato se non la necessità di aggiustamenti ed approfondimenti da formalizzare all’interno dell’articolato esistente. In quella riunione partecipò anche l’assessore delegato ai Servizi Sociali, la dott.ssa Gianfranca Mancini, la quale ebbe a comunicare alla commissione che, la giunta provinciale, sin dal settembre 2011 aveva recepito i principi di una normativa europea in materia di pari opportunità e tutela delle donne in generale e che, gli stessi, potevano trovare accoglimento all’interno della redigente proposta di regolamento consiliare. Fu unanimemente deciso di aggiornare la riunione di merito della commissione e, nel frattempo, sarebbe stata elaborata una nuova proposta formale proprio dall’assessore delegato.
Da allora e sino ad oggi non è accaduto più nulla e la vicenda è caduta nel dimenticatoio. E’ alle porte l’annuale e solenne ricorrenza dell’8 marzo che è giornata solitamente dedicata a porre al centro della pubblica attenzione il diritto delle donne a godere di pari opportunità nelll’ambito di una che vuole definirsi civile. Mi sono ignote le ragioni del perché l’assessore delegato non sia stata coerente e consequenziale con l’impegno assunto al cospetto dei commissari ma, rivolgo alle SS LL, una corale sollecitazione affinchè il regolamento approdi in consiglio provinciale in una data utile, per munirci della commissione richiamata in oggetto,  prima del prossimo 8 marzo”.

Secondo D’Amico, questo certificherebbe l’attenzione dell’Ente verso il gentil sesso e darebbe uno strumento di consultazione e di concertazione che aiuterebbe lo sviluppo delle politiche sociali di settore e che non costerebbe niente in termini economici alla Provincia.