Chieti. Il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, alla luce delle recenti prese di posizione circa la procedura di riconoscimento del DEA di 2° livello per gli ospedali di Chieti e Pescara, ha inviato una lettera al Presidente della Regione Abruzzo, Luciano d’Alfonso, all’Assessore regionale alla Sanità, Silvio Paolucci, al Direttore Generale della Asl 02 Lanciano/Vasto/Chieti, Pasquale Flacco, all’Università G. d’Annunzio, al professore ordinario di Oftalmologia dell’UdA, Leonardo Mastropasqua e al dott. Antonio Ciofani, portavoce della Consulta clinica dell’Ospedale di Pescara per “esprimere il totale disappunto e stigmatizzare una condotta che appare animata da interessi personali e campanilistici piuttosto che dall’unico interesse che dovrebbe essere perseguito ovvero quello di una sanità pubblica rispettosa delle persone e tesa ad aumentare la qualità delle prestazioni rese nei confronti dei cittadini”.
“Non mi entusiasma la scelta fatta dalla Giunta e dal Consiglio Regionale sui DEA di 2° livello in Abruzzo – scrive il Sindaco Di Primio -, in particolare quella che vede la costituzione, come da delibera del Consiglio dei Ministri del 15 settembre 2016, di un DEA di 2° livello Chieti-Pescara, in rapporto funzionale, ove le due strutture sanitarie metteranno insieme le proprie eccellenze. Così come devo esprimere estrema contrarietà verso quei progetti alternativi con localizzazione di un solo DEA di 2° livello sul nosocomio pescarese”.
“Infatti – prosegue il Sindaco – ove vi fosse la possibilità di rivedere la programmazione regionale sanitaria e la delibera del Consiglio dei Ministri, ritengo che l’Ospedale con maggiore e spiccata vocazione per essere classificato DEA di 2° livello sia il Clinicizzato di Colle dell’Ara di Chieti che unisce in sé eccellenze sanitarie e il Dipartimento di Medicina dell’Università d’Annunzio. Va precisato, inoltre, che per Chieti, già dotata del “Polo Cuore” e delle Chirurgie, il percorso per avere tutte le specialità sanitarie richieste è assai breve, considerato che quelle mancanti potrebbero tornare presso il nosocomio teatino dall’ospedale pescarese dove innaturalmente e per scelte di una politica prona agli interessi di parte trovano oggi allocazione alcuni reparti universitari”.
“A completare tutto questo – evidenzia il Sindaco – vi è il fatto che il Dipartimento di Medicina di Chieti assolve a compiti di ricerca e formazione che non possono che essere associati a livelli di assistenza elevati e complessi. Insomma, la remota ipotesi di non classificazione del nosocomio teatino come DEA di 2° livello oltre al danno per l’offerta sanitaria e quindi per gli utenti, rappresenterebbe un irreparabile danno nei confronti dell’Università d’Annunzio. Anche per questo – conclude il Sindaco – respingo al mittente, operatore della sanità o politico che sia, le azzardate e sconclusionate richieste di vedere il Santo Spirito classificato DEA di 2° livello a scapito dell’Ospedale teatino nel quale, lo ricordo, solo qualche mese fa è stata inaugurata la palazzina dedicata al “Polo Cuore”. Basta con lo sciacallaggio politico e con i complotti a danno di Chieti, basta con le falsità, pensiamo al bene dei cittadini, alla buona politica sanitaria e ad una buona politica per l’intero Abruzzo senza cedere alle cicliche e inutili fameliche fantasie”.