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Pescara, gli ‘assessori senza deleghe’ respingono le accuse

Pescara. I rimpasti in Giunta, dopo le accuse di instabilità interna alla maggioranza che sostiene Albore Mascia, si portano dietro anche quelli sui compensi e sulle indennità relativi ai nuovi assessori nominati, Santilli e Palusci, che respingono le critiche dell’opposizione. “Non abbiamo ancora deleghe ma non siamo inattivi”.

“La mancata assegnazione di deleghe non si traduce in inattività: siamo stati nominati assessori all’interno della giunta Albore Mascia lo scorso 12 gennaio, per un compenso di 1.100 euro mensili, e non 4mila, e da quel momento abbiamo iniziato a dare il nostro contributo, in termini fattivi e pratici, all’impegno dell’esecutivo, partecipando alle sedute di Giunta e soprattutto lavorando, svolgendo incontri, iniziando a seguire le pratiche che, di volta in volta, il sindaco sta scegliendo di attribuirci, in attesa di conoscere i nostri specifici compiti. La verità è che spesso il lavoro più importante e più concreto, nell’interesse dei cittadini, è quello che viene svolto lontano dai riflettori, e non lungo i corridoi, chiacchierando con i consiglieri d’opposizione”. Lo hanno detto gli assessori comunali Gianni Santilli e Maria Grazia Palusci replicando alle polemiche sollevate quest’oggi da alcuni consiglieri di centro-sinistra sulla mancata redistribuzione delle deleghe tra i componenti dell’esecutivo, nell’attesa della nomina dell’ultimo assessore, in sostituzione di Elena Seller.

“Comprendiamo la necessità di ‘fare rumore’ da parte del centro-sinistra, ma è bene fare alcune doverose puntualizzazioni – hanno specificato gli assessori Santilli e Palusci -: innanzitutto i sottoscritti non percepiranno mai l’indennità piena di 4mila euro lorde riservate agli assessori che svolgono tale incarico a tempo pieno. Entrambi intendiamo infatti conservare il nostro lavoro, di docente di educazione fisica l’uno e di musicoterapeuta presso una clinica ospedaliera l’altra, dunque la nostra indennità sarà sempre pari a circa 1.100 euro lorde mensili. Inoltre sentiamo il dovere di rassicurare i consiglieri di centro-sinistra: stiamo lavorando. Dopo aver accettato gli incarichi, lo scorso 12 gennaio, abbiamo iniziato subito a operare, seguendo, per ora, quei ‘casi’ o quelle pratiche che il sindaco Albore Mascia ci sta assegnando di volta in volta, e che possono spaziare dai lavori di riqualificazione della golena sud alla cura del verde urbano nel centro cittadino, o le fasi di apertura del cantiere del mercato di Largo Scurti o ancora i primi contatti con le associazioni che stanno cominciando a predisporre il nuovo calendario di eventi per le prossime stagioni di iniziative turistiche e culturali. In altre parole non stiamo con le mani in mano, non stiamo privando indebitamente di somme l’Ente pubblico, né i cittadini, ma siamo assolutamente operativi, occupandoci, per ora in modo generico, partendo da ‘casi’ specifici, di quelle deleghe che sono momentaneamente ‘vacanti’, in attesa della redistribuzione definitiva degli incarichi in seno alla giunta. Ma siamo certi che, al di là dell’uso strumentale del momento di ‘attesa’, il centro-sinistra sappia bene tutto questo, così come ben sa che nessuno ha ‘tolto’ dalla giunta l’ex assessore Stefano Cardelli il quale, come ha avuto modo di spiegare nel corso della conferenza stampa di commiato, ha scelto per ragioni personali di uscire dall’esecutivo, per un turn over già previsto a inizio consiliatura e soprattutto per tornare a occuparsi del proprio lavoro a tempo pieno. E se il sindaco ha scelto di procedere comunque con la nomina di due assessori, nell’attesa di decidere sulle deleghe, è stato proprio per non lasciare ‘scoperti’ e in sospeso fascicoli e impegni già assunti e di valore strategico che stiamo tranquillamente portando avanti, sul solco tracciato dai nostri predecessori”.

 

Daniele Galli