Policlinico Chieti, Febbo: ‘Accolgo con favore la discesa in campo dei docenti in difesa delle strutture teatine’

Chieti. “Finalmente arriva dall’Università una forte difesa delle proprie strutture teatine scongiurando qualsiasi ipotesi di declassamento a struttura sanitaria di primo livello. Con  piacere e soddisfazione apprezzo la puntuale e pubblica presa di pozione dei docenti dottori del Policlinico di Chieti a difesa del nostro ospedale, al fine di evitare di trasformare il Policlinico in nosocomio di primo livello localizzando l’ospedale di secondo livello in altre sedi non universitarie con il serio e concreto rischio di perdere l’Università”.

 Questo è il commento del Consigliere regionale teatino Mauro Febbo che sottolinea come “sono due anni che sostengo e difendo il nostro presidio ospedaliero scongiurando e allontanando ogni altro disegno ‘oscuro’ programmato da questo governo regionale a guida Paolucci e D’Alfonso. Pertanto apprezzo e condivido la presa di posizione del professor dottor Mastropasqua che insieme a ben 300 persone tra professori ordinari, associati e ricercatori dei tredici Dipartimenti dell’ateneo sono scesi a difendere il nostro Policlinico. Infatti, siamo tutti consapevoli che l’università non può essere relegata ad un ospedale di primo livello, unico caso italiano, perché perderebbe le scuole di specializzazione, i corsi di laurea e di conseguenza gli studenti, con gravissimo danno economico e culturale per il territorio di Chieti e per la stessa regione Abruzzo”.

 “Pertanto – spiega Febbo – accogliendo con favore la costituzione del Comitato dei 300 professori continuerò a portare avanti in tutte le sedi opportune la difesa del nostro Policlinico evitando che qualcuno pensi di declassarlo con il conseguente scippo dell’Università. Mi sembra che la posizione assunta dal gruppo smentisca clamorosamente i vertici regionali, della Asl e taluni amministratori locali. Sarà infine mia premura anche incontrare il neo Comitato dei professori al fine di stilare insieme un documento scientifico e amministrativo dove spiegheremo il valore sia dell’ospedale clinicizzato sia della nostra Università”.

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