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Pescara, un’assemblea pubblica contro il mercatino etnico

Pescara. Continua a far discutere la realizzazione del mercatino etnico nel sottopasso della stazione, dove verranno ricollocati molti dei senegalesi sgomberati dal mercato abusivo dell’area di risulta.

Un’assemblea pubblica, con commercianti e associazioni, è stata convocata per domani, a partire dalle 19.30, al museo Colonna, dai gruppi consigliari di centrodestra “contro la delibera di allestimento del nuovo mercatino, atto scellerato approvato dalla maggioranza del sindaco Alessandrini”.

“Con le Associazioni di categoria”, annunciano i capigruppo di Forza Italia, Pescara in Testa e Pescara Futura, “che riterranno opportuno difendere gli interessi di quegli esercenti che operano sul nostro territorio rispettando le regole, le norme, e pagando le tasse, valuteremo le azioni amministrative da intraprendere contro quella delibera che comunque non è definitiva, ma per contestare e tentare di fermare una scelta che abbiamo sempre considerato scellerata, illogica e dannosa per l’economia cittadina”.

“Innanzitutto riteniamo immorale”, proseguono Anteonelli, Testa e Masci, “che l’amministrazione comunale spenda 250mila euro per un mercato che sarà riservato esclusivamente a extracomunitari, a fronte delle decine di emergenze di una città che sta vedendo la sua economia colare a picco, con decine di attività storiche e regolari costrette a chiudere non riuscendo più a far fronte alle tasse, a partire da quelle comunali come quella sui rifiuti, appena aumentata, e l’occupazione del suolo pubblico. E decine sono anche gli ambulanti regolari che si sono visti cacciare dai mercati rionali all’aperto per non essere più riusciti a pagare regolarmente la Cosap. Un paradosso, se pensiamo che quei 250mila euro verranno investiti per ambulanti stranieri che, sino allo scorso luglio, hanno lavorato sulle aree di risulta senza pagare un euro di Cosap, senza emettere scontrini, senza pagare tasse sui guadagni, e spesso senza neanche avere una regolare licenza commerciale”.

Caldo anche il tema della contraffazione: “Gli ultimi fatti di cronaca”, aggiungono i gruppo di centrodestra, “ovvero l’operazione ‘Bazar’ della Guardia di Finanza e della Procura Distrettuale Antimafia de L’Aquila, che ha consentito 10 arresti, operazione partita proprio dal mercatino-centrale della contraffazione di Pescara, facendo emergere ramificazioni gravi con la criminalità campana, ha semplicemente confermato i nostri timori, convincendoci ulteriormente dell’inopportunità della ricostituzione di quel mercato”.

Dopo la presentazione di 850 emendamenti in consiglio comunale, Forza Italia, Pescara in Testa contro la delibera del progetto in variante al Piano Regolatore Generale, necessaria per la nuova collocazione del mercatino, vogliono stimolare, prima della pubblicazione, quante più osservazioni da parte dei cittadini e farla tornare quindi deve tornare di nuovo in aula per la valutazione delle stesse e per l’approvazione definitiva: “E lì l’aspetteremo con una nuova raffica di emendamenti e sub-emendamenti”, concludono i tre consiglieri comunali.