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Chieti, Polo Cardiochirurgico in realizzazione: Giardinelli (Udc) risponde all’assessore regionale Febbo

Chieti. “Sulla nostra interrogazione circa i lavori della Cardiochirurgia ed in particolare sulla possibilità di realizzare una terza sala operatoria per l’Emodinamica all’interno del Polo Cardiochirurgico che egli dichiara …assolutamente impensabile…, si basa sul ritenere sufficienti le due sale operatorie ora dedicate all’Emodinamica che si trovano ubicate nell’attuale Ospedale Clinicizzato, ma per questo distanti dalla nuova struttura ospedaliera in corso di realizzazione”.

E’ quanto afferma in una nota il capogruppo dell’Udc in Consiglio Comunale a Chieti, Alessandro Giardinelli, in risposta all’assessore regionale Mauro Febbo sul Polo Cardiochirurgico in realizzazione, ed ha continuato dicendo: “Tali considerazioni ci fanno comprendere con dispiacere come sia volontà della politica regionale non far decollare il Polo Cardochirurgico Teatino, che porterebbe un grande valore aggiunto al nostro territorio. La realizzazione della terza sala operatoria dedicata all’Emodinamica all’interno del Polo Cardiochirurgico, attigua alle nuove sale operatorie, permetterebbe il completamento funzionale della nuova struttura destinata alle patologie cardiache, che necessariamente deve usufruire di locali e servizi ubicati vicini tra loro, onde evitare disagi ed ostacoli enormi per i pazienti e per il personale sanitario. Avere un Servizio di Emodinamica lontano dal Polo Cardiochirurgico sarebbe un nonsense funzionale, non certo degno di una struttura sanitaria all’avanguardia come quella che si vuole e si deve realizzare nella nostra città. Dello stesso parere è anche il direttore dei lavori (che ricordiamo è un professionista retribuito dalla Asl e quindi impegnato nel fare gli interessi della stessa Asl), che nel merito delle sue indicazioni sconfessa tecnicamente quanto affermato dall’assessore Mauro Febbo. Riteniamo inoltre che il finanziamento di 1.800.00,00 euro (un milione ottocentomila), già ottenuto per l’Emodinamica con indicazione per i soli macchinari medici, possa essere sufficiente non solo per l’acquisto di tali macchinari necessari per l’operatività specialistica ma anche per il completamento della sala operatoria dedicata. Inoltre è necessario porre l’attenzione anche sui collegamenti pedonali e per barelle realizzati tra il Corpo Principale dell’Ospedale ed il nuovo Polo Cardiochirurgico . Infatti questi stessi collegamenti, a lavori terminati, resteranno non usufruibili perché il loro completamento (costo circa 200.00,00 euro) non  è compreso nel capitolato d’appalto; o ancora meglio, il tunnel di collegamento previsto completo nel progetto iniziale, con la perizia di variante n° 2 del Luglio 2011 è stato lasciato a grezzo; cosicché, quando sarà finito il Polo Cardiochirurgico, ci sarà una estrema difficoltà da parte dei pazienti e del personale sanitario per andare da una struttura all’altra; allora mi chiedo? non sarebbe opportuno valutare oggi quali siano le soluzioni in modo da completare in maniera funzionale la nuova struttura? L’interrogazione che abbiamo proposto – conclude Giardinelli – e di cui attendiamo risposta dal sindaco Di Primio nel Consiglio del 24 gennaio c.m., è tesa alla realizzazione completa ed efficiente del Polo Cardochirurgico, ed auspichiamo risposte che indichino da parte della Asl soluzioni che contengano i requisiti del rispetto dei tempi e della riduzione dei costi, senza ulteriori danni per i cittadini e per i pazienti cardiologici”.