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L’Aquila, La Destra e Mpa: La Giangiuliani una ‘killer’ delle operazioni di trasparenza in materia di bilancio

L’Aquila. “Credo che in questi sei mesi sia stata perpetrata la più grave truffa politica nei confronti del Consiglio Comunale da parte dell’amministrazione e dal sindaco Cialente, coadiuvati da un presidente del Consiglio, Carlo Benedetti, che non è più super partes ma è uno dei maggiori scudieri della persona di Massimo Cialente”.

Con queste dure parole d’accusa Luigi D’Eramo, Capogruppo al Consiglio Comunale dell’Aquila e Segretario Regionale La Destra, ha aperto il suo intervento nella conferenza stampa indetta stamane dai gruppi di opposizione Mpa e La Destra, per discutere sui conti e la situazione economico-finanziaria del Comune dell’Aquila.

Ingombrante protagonista dell’incontro è, ancora una volta, a distanza di sei mesi, il rapporto stilato dal dottor Falzone, il direttore dei servizi ispettivi del Ministero delle Finanze.

Corrado Ruggeri, segretario generale Mpa, ha ripercorso le vicende che, all’inizio del 2011, portarono all’ispezione dei bilanci comunali da parte del Ministero: dopo la richiesta di 30 milioni di euro che Cialente aveva mosso al Ministero per pareggiare i conti, a causa delle minori entrate a seguito del sisma, c’era stata la concessione da parte dello Stato di 25 mila euro. Il Sindaco dell’Aquila, per dimostrare la stringente necessità dei fondi richiesti, aveva invitato ad un’ispezione ministeriale.

“Il rapporto dell’ispezione giunse all’Aquila il 6 giugno del 2011 e fu gelosamente custodita nei cassetti dell’amministrazione finché, dopo un mese e mezzo, non ne giungemmo a conoscenza: in conferenza stampa chiedemmo le dimissioni dell’Assessore Comunale al Bilancio Silvana Giangiuliani. Per ottenere un Consiglio Comunale, che la prassi prevede nel giro di 20 giorni dalla richiesta, abbiamo dovuto aspettare 6 mesi” ha spiegato Ruggeri, denunciando come la seduta di Consiglio, tenutasi lunedì scorso, abbia soltanto previsto un esiguo intervento della Giangiuliani volto a rassicurare che la situazione di indebitamento sia sotto controllo.

Falzone descrisse una situazione di bilancio disastrosa denunciando anche la presenza di dati non veritieri. “La relazione è pesantissima dal punto di vista delle responsabilità amministrative, per il riscontro di danni erariali nei confronti dell’ente, per la falsificazione del bilancio consuntivo dell’anno precedente. Uno dei dati più scioccanti è che l’assestamento del bilancio, contrariamente a quanto affermato dalla commissione, ha chiuso con un disavanzo di 3 milioni e 200 mila euro quando la delibera riportava un pareggio di bilancio; si è scoperto che tale pareggio di bilancio era stato raggiunto tramite la pubblicazione di un capitolo conteggiato due volte” ha dichiarato D’Eramo.

“Mi sarei aspettato che in questi sei mesi trascorsi, l’amministrazione comunale avesse redatto un’accurata controrelazione in cui avrebbe ribattuto, punto per punto, alle affermazioni di Falzone. Non è avvenuto nulla di tutto questo. E’ stata presentata solamente una relazione vaga in cui si elogia l’operato del Comune” ha affermato Ruggeri. E’ stata definita, inoltre, sia da Mpa che da La Destra, una “vera e propria presa per i fondelli” l’affermazione della Giangiuliani, secondo cui il rapporto Falzone sarà inserito come allegato al bilancio consuntivo del 2011; “se sono bravissimi l’approvazione del bilancio avverrà nei mesi di luglio – agosto, quando quest’amministrazione non ci sarà più. E’ una mancanza di responsabilità nei confronti del loro operato”: un lavarsi le mani, dunque, da parte dell’attuale amministrazione comunale. Mpa e la Destra chiedono, dunque, con rinnovato vigore, le dimissioni della Giangiuliani e vogliono che la popolazione sia a conoscenza di una politica “cloroformizzata”. “Bisogna garantire la governabilità e l’equilibrio per mantenere quelle grandi sfide che aspettano L’Aquila. Faccio appello al centro sinistra affinché avverta l’attaccamento alla città e rinvii ad un secondo momento le loro questioni interne”.

Alla domanda di chi chiede perché non intervenire denunciando gli illeciti finanziari dichiarati alla Corte dei Conti, tutelando i diritti dei cittadini, Ruggieri risponde: “questa è stata la politica di Cialente, noi vogliamo limitarci a denunciare la truffa tramite gli organi di stampa”.

 

Elisa Giandomenico